Accolte negli ultimi 11 anni dall’INPS 47.130 nuove domande per assegno di invalidità per le patologie muscolo-scheletriche, con un’impennata dell’onere economico a carico dell’Inps che in soli 3 anni (2009-2012) è cresciuto del 10%, passando da 94 a 104 milioni di euro spesi.
Questi sono i dati resi noti il 4 luglio scorso a Roma durante il Fit for Work, progetto internazionale focalizzato sull’analisi del rapporto tra disordini muscolo-scheletrici e mercato del lavoro, coordinato in Italia dall’Associazione malati reumatici (Anmar), da Cittadinazattiva, dalla Società italiana di reumatologia (Sir) e dal Collegioreumetologi ospedalieri italiani (Croi).

Per noi che ci occupiamo di osteopatia, disciplina che fa dei disturbi all’apparato muscolo scheletrico il suo punto cardine, a fronte di questi numeri ci viene irrimediabilmente in mente una domanda: quanto si risparmierebbe in termini di previdenza sociale, pensioni e indennità, farmaci ecc.. se l’Osteopatia (sempre più scelta dagli italiani) fosse riconosciuta dallo Stato?
In altri termini, si potrebbero risparmiare i costi indiretti, in particolare riferiti al sistema previdenziale, se si adottassero sistematicamente delle politiche di prevenzione e approcci idonei, per esempio osteopatici?

La risposta è: certamente si, tant’è che – come si legge nella nota stampa sul sito del Fit for Work italia – è Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia e Programmazione Sanitaria a riferire i risultati di quest’analisi che – spiega – “sono sufficienti a farci comprendere la portata, tanto economica quanto socio sanitaria, delle malattie muscolo-scheletriche anche per quanto attiene i costi indiretti, in particolare riferiti al sistema previdenziale, che potrebbero ridursi mediante l’adozione di corrette politiche di prevenzione accompagnate da cure efficaci ed appropriate”.



L’Osteopatia è una filosofia, un’arte ed una scienza olistica basata sull’approccio globale alla persona, che non si limita a curare le evidenze di una malattia, bensì agisce sulle sue cause, all’origine, escludendo l’utilizzo di farmaci (un ulteriore costo a carico dei cittadini e dello Stato).

Attraverso manipolazioni e manovre specifiche, l’Osteopatia è una pratica efficace per la  prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).

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