Hanna Thomasdöttir, Fisioterapista, Osteopata D.O., Master in Psicologia Positiva, Presidente Danske Osteopater, Presidente EFFO (European Federation and Forum for Osteopathy), Membro del Consiglio di amministrazione OIA (Osteopathic International Alliance) ha aperto la VI Sessione del Congresso del Roi 2022 con un intervento sulla situazione osteopatica in Europa.
La sua presentazione si è focalizzata sull’illustrazione di 2 documenti utili non solo a politici e figure istituzionali coinvolte nel processo di riconoscimento dell’osteopatia, ma anche agli osteopati che si spostano su territorio europeo e mondiale per poter esercitare la propria professione secondo giusti criteri. Si tratta del documento EFFO Regulation of the Osteopathic Profession in Europe
e The OIA Global Report. 

Hanna Thomasdöttir ha spiegato al pubblico dei presenti la precisa missione dell’EFFO – associazione nata dalla fusione nel 2018 tra la Federazione Europea degli Osteopati (EFO) e il Forum for Osteopathic Regulation in Europe (FORE) – ossia quella di contribuire alla diffusione dell’importanza del riconoscimento della professione osteopatica proprio per il suo ruolo crescente nell’ambito della salute e benessere delle persone, motivo per cui si rende sempre più necessario garantire standard elevati di cura osteopatica, a protezione del paziente.
Attualmente l’osteopatia in Europa è regolamentata in 12 Paesi, in altri è in via di regolamentazione come in Italia e Norvegia.
Sono 80mila gli osteopati in tutto il mondo, un numero non esorbitante se consideriamo che in Italia solo i fisioterapisti sono circa 60mila e gli osteopati circa 12mila (stando al documento redatto dall’EFFO Regulation of the Osteopathic Profession in Europe). Un numero importante quello dell’Italia, che è tra le nazioni europee con più osteopati e con una produzione scientifica in ambito osteopatico di grande qualità.

A questo link è possibile guardare l’intervento completo di Hanna Thomasdöttir



Qui l’intervista di Massimo Valente alla presidente dell’EFFO