Si è spento ieri nella sua casa di Parma Eduardo Rossi, fra i primi osteopati e docenti di osteopatia in Italia, presidente del Registro degli Osteopati d’Italia per 15 anni, dal 1999 al 2014. Classe 1950, con lui se ne va una pietra miliare dell’osteopatia, fra gli allievi del primo corso in assoluto di osteopatia in Italia al CERDO di Roma, dove conseguirà il diploma nel 1991 e in cui rimarrà negli anni a seguire come docente di Cranio e non solo.

È proprio al CERDO che ho conosciuto Dado Rossi, era il mio insegnante di craniale e appena diventato presidente volle portare il Registro degli Osteopati nel web. Fu così che insieme abbiamo comprato il dominio del primo sito del ROI nel 1999, anno del suo insediamento alla presidenza del Registro dopo Pasquale D’Antonio, segnando subito un passaggio importante nella storia italiana dell’osteopatia di cui ha certamente firmato l’inizio “istituzionale”, puntando sin da subito ad intraprendere la strada del riconoscimento formale della nostra professione.

Gli osteopati italiani devono molto a Dado Rossi, alla sua lungimiranza riguardo l’affermazione dell’osteopatia per cui si è sempre battuto; il ROI col suo direttivo ha cominciato un lavoro molto serio orientato a prendere contatti con la politica dell’epoca finalizzati a far conoscere l’osteopatia e il Registro degli Osteopati Italiani in ambito politico a Roma, dove spesso si recava proprio per incontrare i politici e in qualche modo avviare quel percorso di riconoscimento che da lì in poi avrebbe fatto tanta strada e che vede tuttora il ROI impegnato, grazie al lavoro che l’attuale presidente Paola Sciomachen svolge dal 2014, proprio dopo Eduardo Rossi.

E sono piene di stima le parole che oggi proprio Sciomachen rivolge al suo predecessore: “ho lavorato con Rossi per parecchi anni all’interno del ROI quando lui ne era il presidente. Rossi rimane per tutti noi un riferimento importante nella storia dell’Osteopatia in Italia, ha creduto nel valore e nella necessità di una associazione senza la quale la categoria non avrebbe potuto crescere e aggregarsi intorno a obiettivi comuni, necessari per lo sviluppo e la valorizzazione dell’osteopatia e dei professionisti. A lui un saluto e un sentito ringraziamento”.



I funerali si terranno a Parma sabato mattina alle ore 11.

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