Faccio l’osteopata da tanti anni e ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere tanti colleghi durante numerosi corsi e convegni, ma anche grazie al lavoro che svolgo attraverso tuttosteopatia.it.

Come sempre succede nella vita, alcuni di loro restano particolarmente impressi per alcune peculiarità. Certamente Pietro Cascianelli è stato fra questi, in quanto personificava una delle qualità che amo di più: l’umiltà.

Tutti i grandi saggi e i personaggi della storia hanno un comune denominatore: la modestia e la semplicità come requisiti presenti quando non si ha bisogno di dimostrare, ma si è.



Pietro era Osteopata, ancora prima era medico e sappiamo bene che non sono tanti i medici che decidono di fare osteopatia, ma soprattutto che scelgono di fare solo osteopatia.

Ho incontrato Pietro tante volte, spesso era seduto vicino a me durante i più disparati corsi, e restavo sempre sbalordito dal fatto che la mattina successiva portasse gli appunti rivisti, corretti e ampliati, segno che aveva lavorato tutta la notte.
L’ho applaudito nei Convegni dove era relatore, ho raccolto la stima dei suoi allievi nelle scuole di osteopatia e le recensioni al suo libro pertanto mancherà all’osteopatia italiana.

Pietro resta – ed è stato fino all’ultimo – un grande uomo, umile anche di fronte a una malattia che conosceva bene.

Ci mancherà e mancherà agli allievi delle scuole che hanno goduto del suo insegnamento, ma soprattutto a tutti quelli che non hanno avuto e non potranno avere questa fortuna.