“Se hai mal di gola e ti basterebbe prenderti gli antibiotici, il medico ti prescrive anche un broncodilatatore per la gola che magari costa 70 euro, e il gioco è fatto”. A dirlo ai microfoni della trasmissione di Italia1 Le Iene, nel servizio realizzato dalla “iena” Nadia Toffa, un informatore scientifico del farmaco che, a volto coperto, fa rivelazioni shock: “il medico ti prescrive le medicine di cui hai bisogno, e poi ci sono quelle che ti prescrive in più per far guadagnare l’azienda farmaceutica con cui ha degli accordi”. In una parola si tratta di “comparaggio”, ossia un reato previsto dalla legge per cui si rischia il carcere e una multa in danaro.
Il reato “difficilissimo da scoprire – come si può ascoltare nell’intervista – perché l’accordo avviene sempre all’interno dello studio medico” non è altro che uno scambio di favori tra medici e case farmaceutiche ai danni dei pazienti: una iperprescrizione inutile di farmaci, in cambio di telefoni di ultima generazione, computer, pieni di carburante, automobili, partecipazione a congressi in posti esclusivi “Sardegna, Hawaii, Cancun” svela a Le Iene l’Informatore.
“Il 70 per cento dei medici – secondo l’informatore scientifico intervistato dalla “iena” Nadia Toffa – si presta a questi giochi. Seppure fossero il 50 per cento – prova a spiegare l’autrice del servizio – e questi medici prendono il 10 per cento di quello che prescrivono, vuol dire che tutti noi, senza corruzione, risparmieremmo il 10 per cento della spesa farmaceutica”.
Ammonta a 26miliardi di euro l’anno la spesa farmaceutica in Italia. Se il 50 per cento sono 13miliardi, allora si potrebbero risparmiare ben 1miliardo 300milioni di euro in un anno! Questo se i medici prescrivessero farmaci generici, ovvero farmaci “non di marca” ma con lo stesso principio attivo che costano meno.
Non sappiamo se queste cifre sono attendibili, e francamente crediamo di no anche perchè per noi è impensabile che così tanti medici che hanno fatto il giuramento di Ippocrate, si vendano al mercato del farmaco. Una cosa però la sappiamo certamente, e cioè che tantissimi di questi farmaci si potrebbero risparmiare facendo ricorso all’osteopatia. Uno dei capisaldi di questa disciplina, infatti, è proprio quello di non ricorrere ai farmaci. Per saperne di più: Osteopatia: cos’è?