Ciò che leggerete di seguito sono alcune delle ricerche che abbiamo trovato in internet, sul tema delle bibite zuccherate e relativi danni per la salute. Ci riserviamo tuttavia di aggiungere altre notizie nella sezione alimentazione, anche grazie alle vostre segnalazioni sull’argomento, dunque ricerche scientifiche, curiosità, ecc..
Non volendo scrivere in maniera esplicita le marche dei prodotti a cui questi lavori fanno riferimento, pur certi che tutti voi ne abbiate idea, elenchiamo di seguito a che tipo di bevande ci riferiamo: bibite zuccherate gasate al gusto di cola, arancia, limone, succhi i frutta etc..
Attenzione: quelle spacciate come “senza zucchero”, contengono una sostanza chiamata aspartame, ancora più nociva e di cui presto vi daremo informazioni nella sezione alimentazione del sito.
Leggete bene le etichette! Dovete sapere che gli ingredienti sono riportati in ordine di quantità presente nel prodotto. Es. Se leggete “zucchero” come prima indicazione, vuol dire che in quella bevanda lo zucchero è l’elemento principale.

Bevande zuccherate e obesità

Le bevande zuccherate causano obesità. E’ quanto emerge da un articolo scritto dal prof. Brownell e altri colleghi, pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine (NEJM). Le bevande zuccherate sono bibite che contengono edulcoranti aggiunti, naturalmente derivati da edulcoranti calorici come il saccarosio, lo sciroppo di mais ad alto contenuto fruttosio o concentrati di succhi di frutta, i quali hanno effetti metabolici simili. Come riporta un articolo pubblicato da Lucia Camporese sul sito AIDAP – Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del peso, dati recenti (2005-2006) dimostrano che i bambini e gli adulti negli Stati Uniti d’America consumano, rispettivamente, circa 172 e 175 Kcal quotidianamente derivate bevande zuccherate. Il rapporto tra il consumo di bevande dolcificate e peso corporeo è stato esaminato in molti studi longitudinali, trasversali e revisioni sistematiche.
Per citarne uno, è significativo il dato rilevato da uno studio prospettico che ha coinvolto studenti di scuola media nel corso di due anni accademici, dimostrando che il rischio di diventare obesi aumenta del 60 per cento per ogni aggiunta di bevande edulcorate al giorno.

Bevande zuccherate e stress

L’abuso di consumo di bibite analcoliche zuccherate comporterebbero altresì problemi di salute mentale, compreso iperattività e stress. A dirlo uno studio norvegese condotto su oltre  5mila norvegesi fra i 15 e i 16 anni, esaminati per quanto riguarda le loro abitudini inerenti alle bibite analcoliche. Il campione ha successivamente compilato un questionario standard di salute mentale che ha rilevato una chiara associazione fra bibite analcoliche e iperattività e correlazioni supplementari con altri disturbi mentali.
Lo studio, pubblicato nel 2006 sull’American Journal of Public Health Ottobre 2006; 96(10): 1815-1820  (leggi l’abstract dello studio in PubMed) ha rilevato una correlazione tra il consumo di soft drink e disagio mentale. La maggior parte degli adolescenti bevevano una media da una a sei bibite analcoliche ogni settimana. Gli adolescenti che tendevano a saltare prima colazione e pranzo consumavano più bibite analcoliche degli altri. I problemi di salute mentale maggiori sono stati visti nel 10 per cento dei ragazzi e  2 per cento delle ragazze che bevevano quattro o più bibite analcoliche al giorno.

Bevande zuccherate e ADHD – sindrome da deficit di attenzione e iperattività

“Forse a causa dell’aumentato consumo di zucchero da parte della popolazione in generale e dei bambini in particolare (bibite zuccherate, merendine…), si è puntata l’attenzione su questa sostanza come possibile causa di ADHD”. Il nesso è emerso dallo studio dal titolo ADHD: un approccio olistico condotto dalla dott.ssa Arianna Micozzi presso l’Accademia Internazionale di Nutrizione Clinica nell’a.a. 2010/2011.
“Lo zucchero naturale è un buon alimento – si legge nel lavoro di Tesi – mentre lo zucchero bianco raffinato è il fattore nutrizionale negativo per eccellenza perché è una pura fonte di calorie privo di alcun apporto nutritivo, vitaminico- minerale o di altro tipo”. Revisionando studi passati da Goldman e coll. (1986) a quello di Langseth e Dowd (citato in Prinz e Riddle 1986) o agli studi della dott.ssa Mary Ann Block (82), forte sostenitrice del ruolo centrale dello squilibrio glicemico come causa importante della sintomatologia ADHD, l’autrice sottolinea che la crescita dell’ADHD è andata di pari passo con il forte aumento dell’obesità infantile, “che sta davvero raggiungendo proporzioni epidemiche (si parla anche in Italia  di una percentuale di bambini obesi che muove verso il 30 per cento americano); poiché è provato che l’obesità è legata allo squilibrio insulino-glicemico causato dall’abuso di zuccheri semplici e poiché l’abuso di zuccheri e l’alterazione ipo o iper glicemia provoca iperattività è perlomeno plausibile ritenere che ci sia un nesso da esplorare”.



Leggi qui lo studio completo.

Bevande zuccherate e cancro

A sollevare la gravità di queste sostanze, tra cui il benzene presente in molte bibite,  per la salute è il dott. Pandiani nel suo blog Medicina Molecolare dove, in un articolo intitolato “Malattia in lattina” scrive: “delle oltre 100 bibite analcoliche e altre bevande analizzate dalla Food and Drug Administration (FDA), cinque contenevano quantitativi di benzene – un prodotto chimico cancerogeno collegato alla leucemia — eccedenti gli standard federali per il benzene nell’acqua potabile”.
Le cinque bevande contenenti i livelli eccessivi di benzene erano:

  1. Safeway Select Diet Orange
  2. Crush Pineapple
  3. AquaCal Strawberry Flavored Water Beverage
  4. Crystal Light Sunrise Classic Orange
  5. Giant Light Cranberry Juice Cocktail

“Come sempre – commenta il dott. Pandiani nel suo Blog – i dati di queste informazioni le ottengo da fonti americane. Tuttavia sono assolutamente convinto che la situazione italiana non sia tanto diversa. Non esistono dati di questo tipo solo perché in Italia non vengono fatte tali analisi”.