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II° Congresso di Osteopatia a Roma: su Tuttosteopatia.it l’ultimo abstract dello studio su contributo osteopatico per una terapia ecologica, non invasiva

Abstract

Da oggi sino al 9 aprile si terrà a Firenze il Congresso Internazionale di Medicina Osteopatica,Verso un’integrazione fra le medicine. In occasione di questo importante appuntamento Tuttosteopatia.it ha proposto in quest’area del blog riservata agli osteopati e studenti, tutti gli abstracts dei lavori di ricerca presentati nello scorso II° Congresso nazionale di medicina osteopatica: la medicina incontra l’osteopatia: verso una “Medicina Sistemica”. L’Osteopatia nelle Età della Vita, tenutosi a Roma lo scorso giugno.
Scopo dell’iniziativa, quello di dare continuità all’edizione congressuale negli anni, e di stimolare altri colleghi ad operarsi nella ricerca e nella validazione dei propri risultati clinici.

Cancer related fatigue syndrome: Il contributo osteopatico per una terapia ecologica, non invasiva

di Guglielmo Donniaquio D.O., Luca Brema D.O., Marino Pietro, Patrizia Boero

La Cancer Related Fatigue Syndrome (CRFS), ovvero la Fatigue o Astenia o Sindrome da Affaticamento Cancro correlata, è uno dei disturbi più comuni della popolazione, sia affetta da tumore che sopravvissuta alla stessa definizione più accreditata è quella del National Comprehensive Cancer Network che descrive la CRFS come: “un senso soggettivo di inusuale persistente stanchezza, correlato al tumore o ai trattamenti associati, che interferisce con le normali attività del paziente” . È inoltre caratterizzata dall’assenza di recupero nonostante adeguato riposo.
Tutti comunque partono dalla considerazione che la sindrome deriva dalla pesante invasione del terreno del paziente sia da parte dei fattori che hanno condotto all’instaurarsi della malattia tumorale, sia da parte dei presidi terapeutici utilizzati per affrontare la stessa (National Cancer Institute for Health). Tale Studio Clinico è stato eseguito su pazientidella S.C. di Medicina Oncologica dell’Ospedale San Paolo di Savona dal26 giugno 2008 al 25 giugno 2009, da parte di Patrizia Boero e Pietro Marino, allievi del 6° anno dell’Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica di Genova, che hanno studiato e trattato pazienti con malattia tumorale, sottoposti alle relative terapie oncologiche e non, affetti da CRFS sia informa acuta che cronica, presso gli ambulatori della S.S. Day Hospital Oncologico. Lo stesso studio di fattibilità è stato condotto sotto la supervisione del Dr . Fulvio Brema e del Dr . Ugo Folco, direttori succedutisi alla guida della suddetta S.C., della dott.ssa. Gisella Pastorino, direttrice della suddetta S.S., di Guglielmo Donniaquio D.O. M.R.O.I. docente eresponsabile della Ricerca presso l’Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica e di Luca Brema D.O. docente e coordinatore della Ricerca all’istituto Europeo per la medicina Osteopatica.
Lo studio in questione e la relativa Tesi hanno il compito di dimostrare:



Metodo

Con cadenza settimanale una popolazione di 50 pazienti di entrambii sessi e di età compresa, in media, tra i 40 e 60 anni. È stata studiata e trattata negli ambulatori della S.S. Day Hospital Oncologico dell’Ospedale S. Paolo di Savona, suddivisi in 3 Gruppi di Studio e 2 Gruppi di Controllo statisticamente indicativi e nel contempo rappresentativi di un futuro Studio Clinico da applicare ad una popolazione più larga di pazienti e su cui poter applicare un più rigoroso metodo statistico di ricerca. Per il trattamento è stato utilizzato un Protocollo di Osteopatia in Campo Craniale indirizzato ai quadri disfunzionali di“Inversione del ritmo craniosacrale” e di “Compressione della sincondrosi sfenobasilare”, che rappresentano i quadri clinici osteopatici riscontrati in tutti i pazienti affetti da CRFS.
In seguito si è proceduto alla risoluzione della “primarietà” di base e degli “adattamenti”che eventualmente hanno necessitato di essere presi in considerazione. A tal fine sono state utilizzate tecniche secondo un approccio multidimensionale che hanno previsto “riequilibri” craniosacrali, viscerali, somatostrutturali, neurovegetativi.

Conclusioni

Tale studio di fase 1 ha messo in evidenza l’efficacia del trattamento osteopatico nel migliorare i sintomi relativi alla CRFS (cancer related fatigue syndrome) e quindi la Qualità di vita dei pazienti oncologici. Inoltre ha gettato le basi per un futuro studio di fase 2 randomizzato e nuovi spunti di lavoro su cui porre l’attenzione.

 

 

KEYWORDS: Cancer Related Fatigue Syndrome, oncologia, tumore

ID: 5390

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