Ricerca scientifica, interprofessionalità e pratica clinica, protagonisti del 3° Congresso Nazionale ROI
Ricerca in campo osteopatico e integrazione con le altre professioni sanitarie sono alla base del 3° congresso del Registro degli osteopati d’Italia “Il ruolo dell’osteopatia nel sistema interprofessionale per la salute del cittadino” che si terrà il 25 e 26 maggio al Life Hotel di Roma, in via Palermo 12.
Quest’anno il programma delle due giornate congressuali sarà focalizzato sull’integrazione e la collaborazione con le altre professioni sanitarie, per una miglior tutela della salute dei cittadini. Il tema è particolarmente caro agli osteopati del ROI e coerente con il principio osteopatico – che pone al centro la salute del paziente attraverso un lavoro coordinato e condiviso con gli altri professionisti della salute. Inoltre, secondo l’Indagine demoscopica “Gli italiani e l’osteopatia” realizzata nel 2016 da Eumetra Monterosa, l’integrazione con gli altri professionisti della salute è una prassi già consolidata: oggi più di un terzo degli italiani che si rivolgono a un osteopata lo fa su consiglio dei medici o di altri specialisti della salute.
Anche in questa terza edizione del Congresso del ROI un’intera giornata sarà dedicata alla ricerca, sia alle più importanti pubblicazioni dei ricercatori italiani in ambito osteopatico, sia a studi, non ancora sottoposti al processo di peer review, ma rilevanti da un punto di vista scientifico.
La prima giornata si aprirà infatti con una lectio magistralis sull’importanza della ricerca in osteopatia di Nicola Vanacore, ricercatore presso il Centro Nazionale di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità e, a seguire, verranno presentati, da parte di ricercatori nazionali e internazionali, i migliori studi selezionati dal Comitato Scientifico del ROI.
La giornata di venerdì 26 maggio inizierà con i saluti della Senatrice Emilia Grazia De Biasi, firmataria dell’emendamento che ha dato vita all’articolo 4 del DDL Lorenzin sul riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria. Interprofessionalità e osteopatia saranno i temi della sessione plenaria d’apertura della seconda giornata: Christian Pristipino – cardiochirurgo, fondatore e coordinatore dell’ “Unità di Cure Personalizzate e Systems Medicine” presso l’Azienda Complesso Ospedaliero San Filippo Neri di Roma – assieme ad altri stimati professionisti parlerà di un nuovo approccio alla cura, non più focalizzato sul sintomo ma sulla globalità dell’organismo in un’ottica di integrazione e complementarietà di tutte le discipline sanitarie.
Chiuderà la sessione della mattina il dott. Charles Hunt, Presidente dell’Osteopathic International Alliance – OIA, l’associazione internazionale che raggruppa le organizzazioni di osteopati più rappresentative di tutti i Paesi nel mondo e le scuole di formazione più autorevoli, di cui il ROI è membro partner dallo scorso anno. Nel pomeriggio saranno presentate importanti esperienze di integrazione dell’osteopatia in contesti socio-sanitari e sportivi sul territorio nazionale.
La sessione finale del Congresso sarà dedicata alla presentazione dei nuovi progetti del ROI, dalla definizione delle core competence in ambito osteopatico al censimento degli osteopati d’Italia. In chiusura, verrà proiettato il miglior videoclip l’Osteopatia in un videoclip – iniziativa nata quest’anno per incoraggiare gli osteopati soci del ROI a raccontare la professione con un video – scelto tra quelli che hanno ottenuto più like sulla pagina Facebook del ROI.