La causa di molte malattie risiede in un eccesso di rifiuti acidi tissutali nell’organismo che, se non eliminati correttamente, vengono riassorbiti attraverso il colon nel fegato per poi tornare in circolo.
La soluzione esiste, ed è quella di alcalinizzare l’organismo e determinare un bilanciamento acido-basico a partire dai cibi. Limone, e agrumi in generale, per esempio, benché abbiano un gusto “acidulo”, in realtà sono alimenti fortemente alcalini, non acidi come si potrebbe erroneamente credere.

È l’alimentazione quindi la base da cui partire sia per comprendere la causa dell’acidità dell’organismo, sia per porvi rimedio alcalinizzandolo. La verdura e la frutta dovrebbero rappresentare almeno i 2/3 dell’alimentazione. I cereali, visto il loro effetto acidificante, andrebbero consumati con moderazione, meglio sarebbe sostituirli completamente con grano saraceno, quinoa, miglio, amaranto che almeno non contengono glutine. Le proteine animali, se non evitate perché altamente acidificanti, vanno compensate con abbondante verdura cruda e limone, come si è sempre fatto nella nostra tradizione culinaria.

Per poter stabilire quanto e cosa mangiare, bisogna conoscere il ph e il grado di acidità di quello che mangiamo.Le urine possono essere una unità di misura semplice per comprendere il livello di acidosi giornaliera del corpo che, se attorno al pH 5.5 o al di sotto, indicano certamente un livello alto. Per misurare il pH si può usare la cartina tornasole o cartina rivelatrice per pH.



Uno strumento utile per tutti è il PRAL (potenziale di acidosi renale) che consente di stimare il valore di acido complessivo di un pasto. Si tratta di un algoritmo oggetto dello studio degli scienziati Remer T, Manz F. pubblicato nel 1995 sul Journal of the American Dietetic Association e riportato anche su PubMed dal titolo: “Potential renal acid load of foods and its influence on urine pH”, in cui viene messa a punto una metodologia di calcolo – per ogni 100 gr di alimento – che consente una previsione adeguata degli effetti della dieta sulla acidità delle urine.

Gli alimenti a PRAL positivo sono quelli in cui prevale la componente acidificante, mentre quelli a PRAL negativo hanno un carattere alcalinizzante. Va quindi certamente riequilibrato il rapporto tra alimenti riducendo l’apporto sia di proteine di origine animale, che di pasta e pane prodotti con farina 00, a favore di frutta e verdura, cereali integrali, frutta secca.
Per aiutare il sistema a basificare si po’ integrare con l’acqua alcalina utilizzando uno ionizzatore, oppure aggiungendo ad acqua con residuo fisso basso delle gocce alcalinizzanti PH balance.

Scarica qui l’utilissima tabella PRAL 

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