Uno studio giapponese a cura di Taki Y. e pubblicato sulla rivista PLoS One nel 2010 ha analizzato l’influenza dei
cereali mangiati a colazione dai bambini giapponesi sullo sviluppo della materia grigia cerebrale, dimostrando come l’utilizzo del pane bianco rispetto al riso bianco – alimento parimenti utilizzato in Giappone per colazione – riduca le cellule nervose.

Il problema del pane bianco è che produce un immediato incremento della glicemia, che a sua volta conduce ad una condizione di ipoglicemia che non aiuta il funzionamento del cervello.
Lo studio giapponese ha dunque dimostrato non solo come gli alimenti raffinati, e dunque troppo ricchi di zuccheri, abbiano un effetto sul quoziente intellettivo, ma soprattutto sul numero delle cellule nervose. Per dirla meglio, hanno un effetto “sulla quantità di materia grigia cerebrale” – come ha spiegato il prof. Berrino nell’ambito di una conferenza in cui, a partire da questa ricerca, ha illustrato gli effetti di una cattiva colazione nella sindrome ADHD, Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione nei bambini.

“Quando siamo in ipoglicemia – spiega Berrino – una condizione in cui il corpo non sta bene, vengono prodotti gli ormoni dello stress che comandano al fegato l’immissione di zucchero nel sangue con l’effetto di renderci nervosi”.

Nel 2011 sono stati prodotti due grandi studi che hanno dimostrato la correlazione tra ADHD ed eccessivo consumo di proteine (il doppio di quelle raccomandate dall’OMS) e di zuccheri.
Pubblicato su Nutrition Research and Practice e indicizzato su PubMed, lo studio coreano di Kim Y, Chang H ha dimostrato la Correlazione tra deficit di attenzione e iperattività e il consumo di zucchero, la qualità della dieta e comportamento alimentare nei bambini in età scolare.



E’ invece di Kanarek, del Department of Psychology della Tufts University a Medford, in Massachusetts, lo studio pubblicato nel 2011 su Nutrition Rewiev e indicizzato su PubMed dal titolo: Cibi artificiali e coloranti e sindrome ADHD che spiega come questo disturbo comportamentale così diffuso nei bambini e caratterizzato da iperattività, bassa tolleranza alla frustrazione, impulsività e disattenzione, sia strettamente correlato, oltre che a fattori genetici, anche a cause ambientali: una su tutte, la cattiva alimentazione.

Dopo le osservazioni del dott. Benjamin Feingold dei primi anni 1970, secondo cui la sindrome ADHD è legata ad una dieta ricca di coloranti e additivi artificiali, gli studi hanno dato negli anni risultati incerti, sino ad una svolta recente, in cui l’interesse per questa correlazione ha stimolato nuove ricerche scientifiche al punto che, nel dicembre 2009, il governo britannico ha richiesto ai produttori di alimenti di rimuovere coloranti alimentari artificiali dai loro prodotti.

Ma cosa mangiare quindi a colazione?

Via libera a crema di riso, frutta, porridge, muesli, mandorle (che rallentano la velocità di assorbimento del glucosio) pane integrale tostato e tanto altro da associare al latte ai cereali (avena, miglio, soia, riso ecc..).
Vi sarà molto utile a questo proposito la pagina sulla colazione presente in  Tuttosteopatia.it, dove oltre a tantissime idee per una colazione ricca e sana, troverete anche delle ricette semplici e gustose.

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