Quattrocento partecipanti da tutta Italia, venti relatori, undici sponsor, cinque partner e il patrocinio di Roi (Registro degli Osteopati d’Italia) e Aiso (Associazione italiana scuole di Osteopatia). Il Festival dell’Osteopatia che si è tenuto a Parma lo scorso 22 giugno, organizzato da CIO – Collegio Italiano di Osteopatia che quest’anno soffia 25 candeline, è stata una giornata ricca di stimoli professionali, di incontri e di confronti, con la premiazione finale del miglior poster dedicato alla ricerca osteopatica nell’ambito del concorso “Best Poster – Festival dell’Osteopatia”.

I relatori – Ad alternarsi sui palchi di tre differenti sale congressuali sono stati osteopati, medici, neuroscienziati, biologi e psicoterapeuti che hanno affrontato tematiche quali i princìpi dell’osteopatia a confronto con le discipline mediche, il pensiero osteopatico e le esperienze cliniche. Fra i relatori di spicco, il prof. Carlo Ventura, direttore del laboratorio di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule staminali presso il CNR di Bologna, che è intervenuto sulla naturale capacità dei tessuti di sviluppare percorsi di autoguarigione, il direttore di  Medicina Generale del Policlinico di Milano Nicola Montano con una relaizione su “La malattia innervata” e il prof. Salvatore Tedesco (Università di Palermo) con un intervento su “Il progetto di un’estesiologia fra antropologia medica e somaestetica”. Erano presenti anche nomi importanti dell’Università di Parma, come il neurofisiologo Andrea Sgoifo, il neuroscienziato Stefano Rozzi e l’istologo Stefano Guizzardi, e la microbiologa Carla Marzetti (“Il ruolo regolativo sistemico dell’intestino”).

Grande spazio è stato ovviamente riservato agli osteopati, con relazioni sul management osteopatico (Franco Guolo), osteopatia e medicina di terreno (Stefano Matassoni) embriologia e sport (Luca Lombardi), osteopatia e PNEI (Nicola Barsotti), osteopatia e fisioterapia (Chiara Sicuri), osteopatia come ponte fra cultura umanistica e scientifica (Andrea Martini), il sistema fasciale in osteopatia (Ianos Alcini), il tocco osteopatico e il cambio di paradigma clinico-scientifico (Francesco Cerritelli), il valore dell’osteopatia pediatrica (Monica Filisetti), nutraceutica e osteopatia (Daniele Santagà). Ad essere presente, inoltre, anche il fondatore di Ecor-NaturaSì Fabio Brescacin, che ha richiamato l’attenzione sulla salute della Terra e la salute sociale.

I partecipanti – Le presenze all’evento sono state 370. Non solo osteopati, ma anche studenti di osteopatia, medici, laureati in Scienze Motorie, fisioterapisti e laureati in altri ambiti sanitari.



Circa la metà dei partecipanti ha partecipato dall’Emilia Romagna (52%), mentre un 17% dalla Lombardia, un 7,4% dal Veneto e un altro 5.6% dalla Toscana. Diverse anche le presenze dal Piemonte e dalla Liguria.

Miglior poster – Una grande area espositiva ha inoltre accolto, oltre ai banchi degli sponsor, ai poster scientifici dedicati alla ricerca osteopatica. Una giuria ha poi selezionato il migliore, che è stato premiato con la partecipazione gratuita a un corso postgraduate CIO in programma nel 2019/2020. A vincere è stata la ricerca di Anna Luciani, D.O., dal titolo “Trattamento manuale osteopatico nella deglutizione disfuzionale del bambino, affiancato a trattamento logopedico mio-funzionale”.

Gli sponsor –   A sostenere l’evento tanti sponsor: AVD Reform, NaturaSì, Varier, S4Engineering, Piccin, Guna, Laboratori Legren, cooperativa La Giovane, Il Castello Editore, Synergos, Libreria Pegaso. Partner sono stati Tuttosteopatia.it, Osteopatia Magazine, Osteopatianews.net, Fondazione CO.ME collaboration Onlus e Stress Control Lab.