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Journal of Complementary and Integrative Medicine. doi: 10.1515/jcim-2022-0180

Test palpatori nelle terapie manuali: un’indagine internazionale sulla pratica clinica osteopatica

Autori

Emanuele Novelli, Livio Molinari, Stefano Consolo, Luca Mingrone

Abstract

Obiettivi: Lo scopo principale dello studio è esplorare la conoscenza e l’uso dei test palpatori nel rilevare la disfunzione somatica, il secondo è valutare la conoscenza dei test inibitori tra i professionisti osteopati in Italia, Inghilterra e Francia.

Metodi: È stata condotta un’indagine quantitativa, tra marzo e maggio 2021, attraverso la somministrazione di un questionario semistrutturato. I partecipanti dovevano rispondere a 8 domande.

Risultati: sono state inviate complessivamente 2.223 e-mail: al sondaggio hanno partecipato 423 professionisti della terapia manuale. Successivamente sono state incluse nell’elaborazione dei dati solo le risposte dei 385 osteopati (280 italiani, 23 francesi e 82 britannici); i 38 esclusi erano fisioterapisti e chiropratici. I risultati più significativi per il campione totale sono stati riscontrati in: anni di esperienza lavorativa e la conoscenza di un test palpatorio che consente di discriminare due strutture anatomiche disfunzionali è risultata significativa con un χ 2 = 12.509 (p-value <0.006); A quest’ultima domanda il 68,5% ha risposto affermativamente. Si è riscontrato che una minore esperienza lavorativa è associata alla conoscenza di un test palpatorio per discriminare due strutture disfunzionali. È stata esplorata la correlazione tra anni di esperienza lavorativa e conoscenza del test inibitorio e il risultato è stato statisticamente significativo (valore p <0,001). Il 64,4% conosce e utilizza il test inibitorio. Il 39,1% basa il test inibitorio sul cambiamento dei tessuti.



Conclusioni: La pratica clinica di professionisti italiani e francesi, permette di stabilire la gerarchia tra due disfunzioni somatiche rispetto al campione inglese. Gli osteopati hanno riferito un utilizzo più ampio dei parametri di alterazione tissutale piuttosto che del dolore riportato dal paziente. Inoltre, più della metà del campione ha basato il test discriminatorio sui sistemi muscolo-scheletrico e fasciale. Esiste una vasta conoscenza del test di inibizione tra gli osteopati.

KEYWORDS:

DOI: 10.1515/jcim-2022-0180

ID: 4327421

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