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Approccio osteopatico nella Sclerosi Multipla: studio clinico presentato a Firenze

Autori

Silvia Tabarroni (iscritta al 6°anno del Cio Bologna)
Franco Guolo D.O.M.R.o.i.

Abstract

Poster presentato nella sezione Neurologia del Convegno Internazionale di Medicina Osteopatica Verso un’integrazione fra le Medicine, tenuto a Firenze dal 6 al 9 aprile 2011

Introduzione

Nello studio corrente è stata testata l’efficacia del trattamento osteopatico nel quadro sintomatologico della sclerosi multipla. Le alterazioni focali demielinizzanti che intervengono sul SNC creano alterazioni neurologiche che determinano una diminuzione della velocità di conduzione nervosa con alterazioni nella contrazione muscolare e nella sensibilità profonda e superficiale (spasmi muscolari; paresi; parestesie) ed alterazione della percezione della fatica, associate ad alterazioni dell’equilibrio con eziologia centrale ma anche da interferenza rispetto alla diminuzione del livello percettivo (sistema recettoriale), organizzativo somatico (sistema muscolare,  relazione tra muscoli agonisti ed antagonisti) e viscerale (in funzione del sistema neurovegetativo).

Metodi

Studio clinico condotto da Febbraio 2010 ad Ottobre 2010, con somministrazione di test in entrata ed in uscita sugli stessi soggetti sottoposti a trattamento osteopatico.
Partecipanti: 7 pazienti affetti da SM, di cui 3 in fase SP e 4 in fase RR , EDSS compresa tra 1,5 e 6. 
Il protocollo di trattamento osteopatico comprende 13 sedute totali (7 monosettimanali; 3 quindicinali; 3 mensili). Follow up a 30 giorni.
I test eseguiti in entrata e in uscita sono i seguenti:

  1. Scala fatica MFIS
  2. Test fisioterapico (test dei 25 passi; hole peg test; Romberg test ad occhi aperti, occhi chiusi e in appoggio su un tappeto; test posturale dei ponti).

Obiettivo di tale studio è di valutare l’efficacia del trattamento osteopatico rispetto a tali deficit. Il metodo di elaborazione statistica utilizzato è il t test di student per dati accoppiati con un intervallo di confidenza al 95 per cento che mira a misurare la significatività delle variazioni tra i dati in entrata ed in uscita.

Risultati

Sono stati analizzati 7 pazienti.  Il principale risultato è la variazione del Romberg test ad occhi aperti (p < 0,05; CI 95%   -11.91 to 0.3233 ) e sul tappeto ( p< 0,05; CI 95%  -10.20 to 0.7856 ) e la diminuzione globale del valore della scala della fatica MFIS (p< 0,05; CI 95%  -0.3344 to 8.001) con maggiore significatività per la scala fisica (p< 0,05; CI -0,8393 to 7,173) e psico-sociale (p< 0,05; CI  -0,3277 to 2,328 ).
I risultati secondari sono la variazione positiva dei test dei 25 passi, hole peg test, test posturale dei ponti (p > 0,05 ).



Discussione

Tale studio può essere considerato uno studio pilota. Tuttora si continua a trattare altri pazienti per una casistica più ampia. I risultati attuali indicano che il trattamento manipolativo osteopatico nel paziente affetto da SM è efficace per:

  1. Riduzione della sensazione di fatica
  2. Diminuzione degli spasmi muscolari e delle parestesie
  3. Mantenimento dell’equilibrio

Il paziente trae vantaggio rispetto alla sintomatologia associata alla SM. Tale interpretazione risulta coerente con la letteratura osteopatica sulla SM che riporta risultati positivi nei valori della scala della fatica MFIS, aumento della forza di contrazione muscolare e miglioramento del Romberg Test.

Vedi:

KEYWORDS: Romberg test, Scerosi Multipla, congresso firenze, scala della fatica MFIS

ID: 5608

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