Ernia del disco cervicale
Descrizione
L’ernia del disco cervicale, conosciuta anche come prolasso discale, consiste nella fuoriuscita del materiale discale situato tra due dischi cervicali.
Tra i sintomi principali vi è dolore localizzato sulla parte interessata, in questo caso in corrispondenza dle collo, dolori di riflesso che coinvolgono gli arti. formicolii e mal di testa.
Testimonianze
I casi risolti dall'osteopatia raccontati attraverso le opinioni dei pazienti
Ho iniziato le cure per la mia cervicale quasi per caso .Infatti il mio approccio all’osteopatia era dovuto alla gonalgia di cui da mesi soffriva mio figlio adolescente ,giovane calciatore nel settore dilettantistico.Dopo solo 2 sedute mio figlio ha tratto notevoli benefici.E’ stato cosi’ che ho chiesto al dott. Andrea La Rocca se poteva trattare anche la mia sofferenza cervicale dovuta auna protusione fra le vertebri C-5 e C-6.Grazie alle cure del dott. La Rocca in solo due sedute la sintomatologia si e’ ridotta in maniera considerevole. Adesso riesco a fare movimenti che fino a poco tempo prima del trattamento non riuscivo piu’ a fare,la notte riesco a dormire senza dovermi alzare per il dolore,il formicolio che si propagava lungo tutto il braccio fino all’estremita’delle dita e’ quasi del tutto scomparso.
Riporto l’esperienza di mia madre. Tutti in famiglia sappiamo cosa sono stati questi ultimi due anni per lei a seguito della frattura del polso destro: dolori, forti limitazioni ed impedimento nel compiere le azioni quotidiane più banali. Si sentiva in difficoltà più che per i dolori, per il fatto che non fosse più pienamente autonoma. Dopo essere stata ingessata, ha seguito la fisioterapia riabilitativa consigliata in Ospedale e devo dire che ha recuperato gran parte della manualità perduta. Tuttavia, nel corso dei mesi successivi, ha iniziato a patire forti dolori cervicali, che irradiavano poi lungo il braccio sinistro, quello opposto alla frattura. Secondo i medici che l’hanno visitata, ella, durante la riabilitazione, ha probabilmente aggravato un quadro di ernia cervicale presente da anni, ma fino a prima del’incidente al polso rimasto latente. Col tempo i dolori non si sono più presentati solo di giorno al reclutamento del braccio, ma anche la notte, rendendole impossibile coricarsi ed addormentarsi. Al di là delle fitte dolorose, le cose più insopportabili erano il formicolio alle ultime tre dita della mano e l’insensibilità locale. Per oltre un anno ha passato notti in bianco, con la necessità di ricorrere ad antidolorifici, che presto non hanno più minimamente sortito effetto. Il fisioterapista, che l’aveva guidata in riabilitazione per il polso, ha provato a migliorare le cose, ma non ci è riuscito. Così, come me, anche lei si è recata dall’Osteopata. Questi le ha fatto prendere coscienza del proprio disturbo, le ha spiegato come gestire la propria postura per non traumatizzare maggiormente la parte e, con una sola seduta, le ha fatto sparire il dolore. A oggi non si è più ripresentato. Dopo la seconda seduta anche il formicolio è venuto a cessare ed ora ella afferma di aver ricominciato a percepire le ultime tre dita della mano come prima che il problema comparisse. La cosa più bella, però, è che, da quando si reca dall’Osteopata, cioè da fine gennaio, mia madre non assume più farmaci. E’ entusiasta dei risultati ottenuti e del fatto che può finalmente dormire senza la paura del dolore. La sua vita è cambiata grazie all’osteopatia.
Soffrivo da anni di dolori a causa dell’ernia cervicale (vertigini,nausea, forti cefalea, braccio indolenzito) mi sono rivolto all’osteopata su consiglio di un neurochirurgo Americano di Torino e cosi’ ho risolto il mio problema