Cefalee e mal di testa

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Descrizione

Descrizione medica

La Cefalea è un termine generico indicativo di un dolore avvertito in corrispondenza del cranio, qualunque ne siano le cause, l’intensità e le caratteristiche. La sua insorgenza è associata alla stimolazione delle terminazioni nervose dolorifiche del cranio, che sono situate in corrispondenza dei tessuti molli extracranici (cute, muscoli, arterie, occhio, orecchio e cavità nasali) ed in strutture intracraniche (seni venosi e loro vene tributarie, osso, arterie cerebrali, nervi trigemino, vago e glossofaringeo). Il tessuto cerebrale, invece, essendone sprovvisto  è insensibile al dolore.
Eventi meccanici, come una dilatazione dei vasi arteriosi o come un’infiammazione che interessa nervi o muscoli, possono avere  una forte influenza sull’attivazione di questi recettori. Il dolore causato da questo disturbo può comparire in varie forme (senso di pesantezza, cerchio che stringe la testa o come pesantezza agli occhi..) e può presentarsi con attacchi isolati ricorrenti o con dolore cronico continuo.
La varietà di aspetti patologici ha spinto alla classificazione nel tentativo di codificare i vari tipi di cefalea. Quelle maggiormente diffuse (secondo la Classificazione IHS) e di tipo primario, sono 3:

  1. L’emicrania: caratterizzata da dolore pulsante che colpisce un lato della testa
  2. La cefalea tensiva: caratterizzata dalla presenza di dolore acuto sui muscoli del capo, del collo e delle spalle
  3. La cefalea a grappolo: nella quale il dolore è molto intenso che può insorgere anche di notte o ad orari fissi durante il giorno.

Le cefalee secondarie, invece, dipendono da altre patologie, quali glaucomi, ipertensione endocranica,ematomi.. Il meccanismo scatenante la patologia consiste in una fase di vasocostrizione (il lume del vaso venoso si riduce rallentando così il passaggio del sangue), seguita da una vasodilatazione (il suddetto vaso recupera il diametro ottimale), che si esprime con dolore e stimolazione neuronale.

Il fattore scatenante l’emicrania è, quindi, l’eccessiva stimolazione del nervo trigemino, responsabile dell’innervazione dei vasi sanguigni intracranici, a cui consegue il cambiamento interno del sistema vascolare.

Nel caso delle cefalee tensive, a ciò si aggiunge anche l’interessamento della muscolatura cervicale.Il grado di intensità della cefalea e la sua capacità di limitazione della vita quotidiana del paziente può essere facilmente valutato, completando la scala HIT-6, la quale attribuisce un punteggio a 6 domande riguardanti la manifestazione della sintomatologia. Il questionario può essere somministrato dal medico curante.

Il punto di vista osteopatico

La figura dell’osteopata può essere utile nella risoluzione di tale patologia, in quanto è in grado di ridurre buona parte degli stimoli irritativi, responsabili della sensazione di dolore.
Nello specifico si ha la possibilità di:

  • liberare le suture craniali, soprattutto quelle tra osso occipitale e osso temporale, riducendo le tensioni intracraniche, e riuscendo così a dare maggior agio alle strutture vascolo-nervose;
  • effettuare un lavoro di riequilibrio tra i diaframmi del corpo: pelvico, toracico inferiore e superiore, buccale e il tentorio cerebellare (intracranico), che rappresentano strutture essenziali e cardine nella distribuzione delle pressioni all’interno delle cavità corporee;
  • migliorare la libertà di movimento delle articolazioni sacro-iliache, che rappresentano una delle principali cause di rallentamento della motilità craniale, soprattutto dell’osso occipitale, strettamente connesso al sacro tramite la meninge più esterna chiamata “dura madre” o migliorare la circolazione venosa intracranica e in tal modo normalizzare ancora una volta le pressioni che possono agire negativamente sulla sintomatologia;
  • ridurre le tensioni muscolari a livello cervicale, attuando un allungamento dei tessuti molli.

Lo studio e la conoscenza dell’anatomia e della fisiopatologia, e l’utilizzo di metodologie manuali di diagnosi e terapia, offrono inoltre all’osteopata la capacità di poter relazionare la cefalea ad alcune problematiche di tipo viscerale.

La particolare anatomia del bacino femminile e la meccanica del pavimento pelvico e dei visceri in esso contenuti, nonché l’asse ormonale esistente tra ipotalamo-ipofisi-utero-ovaio è un esempio significativo di questa interrelazione tra sistema muscolo-scheletrico e viscerale. Un lavoro sull’osso craniale che “ospita” l’ipotalamo e l’ipofisi: lo sfenoide, e sul sacro, potrebbero per esempio migliorare la biomeccanica, lo stato neurovegetativo e quindi anche ormonale, della zona prima citata.

A dimostrazione dell’efficacia dell’osteopatia sulla cefalea è stato svolto uno studio sperimentale (la cui attendibilità è confermata dal dato statistico p<0,001), il quale aveva come oggetto di studio un gruppo di 70 pazienti donne, con mestruazioni ancora presenti e una concreta positività alla scala di valutazione HIT-6. Una parte delle pazienti sono state sottoposte solo a trattamento osteopatico, uno alla settimana, per 3 settimane, mentre all’altra parte di soggetti si è fatto finta di somministrare il trattamento, per valutarne l’effetto placebo. I risultati hanno evidenziato la reale efficacia del trattamento con un’importante riduzione del numero di attacchi, dell’intensità del sintomo e un aumento di tempo trascorso tra due attacchi nelle pazienti realmente trattare, mentre i miglioramenti sono risultati molto inferiori nel gruppo placebo.

Articoli scientifici

Articoli vari

Testimonianze

I casi risolti dall'osteopatia raccontati attraverso le opinioni dei pazienti

27 Novembre 2013

Erano anni che soffrivo di fortissime cefalee. Ho girato svariati centri specialistici ma tutti mi davano una ricetta diversa che non faceva effetto. Grazie ai trattamenti craniali eseguiti con sensibilità dall’osteopata Mariateresa Laurenziello con un paio di sedute la mia vita quotidiana è cambiata in qualità. Consiglio vivamente questo tipo di trattamento, è efficace!

9 Ottobre 2013

Ho 36 anni e da circa 18 anni soffrivo di frequenti e fortissimi episodi di cefalea tensiva, resistenti agli antidolorifici e che, nei periodi di maggiore stress, si manifestavano con maggiore intensità costringendomi a letto per giornate intere. Fin dalla prima seduta ho iniziato a sentire i primi benefici, un senso di rilassamento e benessere, la tensione nella zona della testa e del collo scomparsa e episodi più distanziati nel tempo e meno intensi. A distanza di 4 sedute (a cadenza mensile), si sono drasticamente ridotte sia la frequenza che l’intensità degli episodi, per circa 2 mesi non ho avuto nessun episodio ed è un risultato eccezionale considerando che prima ne avevo almeno uno a settimana! Non solo la cefalea è quasi sparita ma è migliorata la mia qualità di vita, dormo meglio, mi sento più serena, con più energia e credo che potrò solo migliorare! Grazie all’osteopata che con grande sensibilità e professionalità ha cambiato in meglio le mie giornate!

19 Gennaio 2013

Erano ormai diversi anni che soffrivo di cefalea miotensiva fino a quando non mi sono affidata alle mani di un osteopata che in due sedute mi ha risolto il problema. Complimenti all’osteopatia

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