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Osteopatia in Gravidanza

Parto a domicilio

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Il parto a domicilio è una possibilità che richiede precisi criteri. Innanzitutto è necessaria l’assistenza di un’ostetrica, inoltre, così come stabilito dal vecchio Protocollo di Klostermann, se una donna è sana, se il bimbo non è podalico, se non c’è sproporzione tra peso del nascituro e mamma, se il feto è unico, dopo la 37ª e prima della 43ª settimana di gravidanza il parto può svolgersi in modo naturale. La donna deve essere sana e avere una gravidanza fisiologica, non deve avere il diabete e l’emoglobina deve essere pari o superiore a 9.5. Il bambino, invece, deve essere a termine e non podalico, avere un peso compreso fra 2,6 e 4,5 chilogrammi. (Fonte: Il Secolo XIX 13 Maggio 2010).

Parto in casa: è sicuro?

Una ricerca olandese realizzata nel 2009 su 530mila nascite, e pubblicata sul “British journal of Obstetrics and Gynaecology”, dimostra che “il parto in casa, se la gravidanza non è a rischio, è sicuro come in ospedale”.
Partorire a casa è possibile, ma con l’assistenza delle ostetriche che spesso fanno capo ad associazioni di libere professioniste oppure, come nel caso di Parma o della regione Piemonte, possono essere ostetriche ospedaliere (Ospedale S. Anna di Torino) disponibili a seguire la mamma nel parto in casa.

Le ostetriche devono essere 2 e l’ospedale non deve distare più di 30-40 minuti. Queste le condizioni necessarie per il parto a domicilio, riservato alle gravidanze fisiologiche.

Tra i vantaggi di partorire in casa, l’intimità e la riservatezza, la possibilità di decidere la posizione più fisiologica durante il travaglio ed il parto in un ambiente più favorevole alla donna, che ha la possibilità di essere assistita da una o più figure familiari. Dopo la nascita è più facile stabilire un contatto immediato tra mamma e bambino che facilita l’allattamento al seno immediato.

L’Associazione Nazionale Culturale Ostetriche Parto a Domicilio e casa Maternità ha stilato delle Linee Guida di Assistenza al Travaglio e parto fisiologico a domicilio.

Parto in casa: regione per regione

Sul parto a domicilio molte regioni italiane hanno provveduto ad emanare precise norme per definire i “requisiti” necessari affinché si possa partorire in casa senza rischi, prevedendo altresì un rimborso alle famiglie che decidono per questo tipo di parto. In Piemonte ed Emilia Romagna è addirittura previsto un contributo per affrontare il costo: dai 2 a 3mila euro. La provincia di Trento prevede un rimborso di 750 euro e quella di Bolzano 516 euro. Per approfondimento clicca qui.

Provincia di Trento

Il servizio di assistenza al parto in casa viene espletato in accordo con la delibera della Provincia Autonoma di Trento n.15077 del 1998 e successive modificazioni/integrazioni. Tale delibera prevede, per l’assistenza ostetrica e la prima visita pediatrica un rimborso di 750 Euro. Scarica il documento.

Piemonte

Modalità di accesso e rimborsi per le prestazioni accessorie a favore degli uremici cronici, per il parto a domicilio e per l’ossigenoterapia iperbarica: Leggi la Deliberazione della Giunta Regionale 7 maggio 2002 n. 80-5989.



L’Ospedale Ostetrico Ginecologico “Sant’Anna” di Torino offre questa opportunità alle donne che ne fanno richiesta. Le ostetriche, alla luce delle evidenze scientifiche, forniscono una adeguata assistenza avvalendosi di competenza tecnica e della capacita di osservazione e relazione con la coppia al fine di garantire un accompagnamento globale durante il percorso nascita. Il Servizio propone un percorso nascita rivolto a donne sane, con gravidanza fisiologica.

Emilia Romagna

Esiste una legge che norma la nascita in casa maternità e parto a domicilio, e anche norme che prevedono il rimborso. Si tratta della legge Regionale dell’11 agosto 1998 n. 26 “Norme per il parto nelle strutture ospedaliere, nelle case maternità e a domicilio”.

Modifica del punto IV Rimborso della Delibera n. 10/1999 “Criteri e modalità attuative per il parto in ambiente extra-ospedaliero”: direttiva alle aziende sanitarie della regione Emilia-Romagna in applicazione dell’art.3, comma 2, della L.R. n. 26/1998

Ci sono poi iniziative autonome delle singole Asl, come quella di Parma: qui le ostetriche del consultorio lavorano anche a domicilio, e l’assistenza è gratuita. Le ostetriche sono disponibili su appuntamento nell’ambulatorio ostetrico del Consultorio Familiare in via Pintor 1/a, a Parma.

Lombardia

Non prevede un rimborso per il parto a domicilio. Le ostetriche delle Case Maternità seguono anche le donne che scelgono il parto a domicilio.

La luna nuova, Milano
E’ uno studio professionale associato di ostetriche dedicato alle attività di preparazione alla nascita e assistenza in gravidanza, nel parto e nel puerperio a domicilio.

Veneto

Un gruppo di cittadini ha avviato una petizione per chiedere alla Regione una normativa sul parto a domicilio. Clicca qui per firmare la petizione.

Marche

Legge regionale 27 Luglio 1998, n. 22. “Diritti della partoriente, del nuovo nato e del bambino spedalizzato”. La legge disciplina il parto a domicilio e nelle case maternità prevedendo anche un rimborso per un massimo di euro 1.500.

Toscana

Progetto: “Nascere in Versilia – Parto e Puerperio a domicilio”. Dal 1999 nell’Azienda U.S.L. 12 “Versilia” è iniziata la sperimentazione di un progetto di carattere innovativo quale l’istituzione del servizio domiciliare per l’espletamento del parto e l’assistenza puerperale.

Lazio

Decreto del presidente della regione Lazio su: Parto a domicilio e in case di maternità. Approvazione di «Profilo Assistenziale per l’assistenza al travaglio e parto fisiologico extraospedaliero in «case di maternità e a domicilio» (All. 1), «Protocollo per il parto a domicilio» (All. 2), «Protocollo per le case di maternità» (All. 3), «Requisiti minimi per l’autorizzazione CMI» (All. 4), «Requisiti minimi per l’autorizzazione CME» (All. 5), «Modulistica» (All. 6). Scarica il documento.

Come trovare ostetriche per il parto a domicilio nel resto d’Italia?

Esistono dei gruppi di ostetriche che esercitano la libera professione pur non in convenzione con ospedali. Di seguito una mappa delle regioni italiani in cui cercare le associazioni di ostetriche che praticano il parto a domiciliohttp://www.nascereacasa.it/pezzi/cartina.htm

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