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Bagni derivativi

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E’ una semplice pratica, naturale e gratuita che, oltre a consentire un buon funzionamento dell’organismo, permette di espellere scorie ed eccedenze, responsabili di una lunga serie di patologie (cellulite, caduta dei capelli, acne, allergie, asma…).

Il bagno derivativo è una tecnica naturale che consente di ritrovare la giusta frescura in una zona del corpo che in natura si trova sempre al fresco in tutti i mammiferi, favorendo l’azione di un sistema che assicura la circolazione e l’espulsione dei grassi nocivi. Quando si fa scendere la temperatura interna di 0,3-0,5 gradi centigradi, la vita è prolungata di sette-otto anni; ciò significa che la nostra salute è migliore!

La pratica del bagno derivativo consiste difatti nel rinfrescare con acqua la parte più bassa delle due pieghe dell’inguine su ciascun lato, tanto nell’uomo quanto nella donna.
A tale scopo, si prende un pezzo di stoffa di fibra naturale e assorbenti (un guanto da bagno, un piccolo asciugamano di spugna o un spugna naturale) e lo si fa scorrere delicatamente dopo averlo immerso in acqua fresca, con un gesto continuo avanti e indietro fra l’acqua fresca e la zona da rinfrescare, che parte a ciascun lato del pube e scende fino al livello dell’ano. Tutto il resto del corpo dev’essere coperto e rimanere ben al caldo. Il rinfrescamento deve durare almeno dieci minuti consecutivi per una persona adulta e può protrarsi fino a un’ora.



«Funziona» con tutti?
Secondo Louis Kuhne, medico e ideatore di questa pratica, questa «funziona» all’incirca con tutti. Le eccezioni sono le persone che non hanno più energia vitale, vale a dire che si trovano nella fase finale di una malattia grave o che hanno subito numerosi interventi chirurgici e impianti di protesi. Al di fuori di questi casi estremi, è molto raro che il bagno derivativo non sia salutare.
Comunque è sempre l’organismo che decide gli effetti del bagno derivativo. Bisogna saper distinguere bene fra ciò che desiderate ottenere come effetti del bagno derivativo e ciò che chiameremo le urgenze del vostro corpo.
Non sempre i due elementi coincidono. Quando effettuate i bagni derivativi, organizzate una pulizia interna e favorite un corretto nutrimento dell’organismo.
Voi avete un’idea di ciò che vorreste ottenere come risultati, ma il corpo, dal canto suo, sa bene dov’è più disturbato. Per tale ragione, osserviamo innanzitutto i primi indizi che ci dimostrano che la pratica funziona verificando i risultati su qualità del sonno, affaticamento, nervosismo, appetito, digestione (stitichezza), mal di testa, eruzioni cutanee, dolori ecc, mentre forse avete gli occhi puntati sul vostro girovita. Quest’ultimo migliorerà in ogni caso, ma probabilmente non è l’urgenza primaria del vostro organismo.

Nel libro, France Guillain approfondisce anche gli effetti benevoli che il bagno derivativo ha su acne, acufeni, affaticamento, allergie, allergia da pollini, angina, appetito, artrosi e artrite (dolori), asma, capelli (bianchi, radi, caduta, calvizie), cellulite, chemioterapia, denti e gengive, dipendenza (alcol, tabacco, caffè), eczema, emorroidi, herpes, insonnia, memoria, mestruazioni, peso (regolazione), stitichezza…..

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