Muscolo e tendine, il contributo dell’approccio osteopatico

Più del 50% degli infortuni degli sportivi riguarda l’apparato muscolo-tendineo. Dalle lesioni muscolari di vario grado alle patologie tendine acute, croniche, da sovraccarico; fino ad arrivare alle lesioni conclamate del tendine stesso o del passaggio muscolo tendineo.

L’inquadramento di tutte queste problematiche richiede, inevitabilmente, un approccio multidisciplinare in cui ogni figura sanitaria che gestisce il paziente deve conoscere perfettamente quale può essere il proprio contributo nella gestione del paziente.

L’osteopata può, e deve essere parte di questa equipe con un ruolo specifico in ogni fase della gestione dell’atleta infortunato e diventa interessante approfondire le conoscenze necessarie per inquadrare il suo ruolo e per renderlo il più efficace possibile nell’aiutare il paziente in collaborazione con le altre figure coinvolte.

Per fare ciò è innanzitutto interessante conoscere a fondo i meccanismi lesionali, come viene fatta la diagnosi da parte del medico, quali esami strumentali utilizza e quali terapie farmacologiche e non. Inoltre sarà importante conoscere come il fisioterapista approccia il paziente, quali sono i piani riabilitativi di recupero, che terapie fisiche lo aiutano nel processo e che parametri utilizza per riportare in campo l’atleta.

Infine, in questo contesto, si dovrà inserire la specifica competenza dell’osteopata volta essenzialmente a questi tre obiettivi:

Garantire le migliori condizioni possibili perché possa avvenire la guarigione;
Comprendere quali meccanismi disfunzionali hanno favorito la lesione o la patologia;
Prevenire le recidive di infortunio.

Questi tre giorni di formazione si prefiggono questi obiettivi che possono essere riassunti nel concetto, mai troppo enfatizzato, di lavoro di equipe; a nostro parere unico modo per ottenere il massimo risultato sui nostri pazienti nel pieno rispetto delle specifiche competenze.

Riteniamo fondamentale innanzitutto la reciproca conoscenza di competenze, linguaggio e modalità di ragionamento clinico per poter poi inserire le proprie specifiche competenze a disposizione del paziente.