Venerdì 4 ottobre al Politeama di Bisceglie si terrà a partire dalle 19, un incontro con l’avvocato barlettano Domenico Porcelluzzi sul tema Autismo e Vaccini pediatrici.

A dimostrare il nesso di causa-effetto tra i vaccini somministrati ai bambini e l’autismo, diverse sentenze italiane. Il 4 ottobre si parlerà proprio del riconoscimento dello Stato Italiano a seguito di tre sentenze passate in giudicato, in tempi diversi, a favore di tre famiglie – due di Bisceglie ed una di Molfetta, difese dall’avv. Domenico Porcelluzzi – alle quali è stato riconosciuto il danno da vaccino pediatrico con un risarcimento vitalizio.

Ebbene si, in un territorio così piccolo e circoscritto (Bisceglie e Molfetta distano appena 10 chilometri) 3 cause contro lo Stato Italiano hanno dimostrato che i vaccini pediatrici inducono a danni irreparabili. La domanda allora è: quanti sono i casi ancora sommersi e le cause non ancora intentate?

E’ il caso che si sappia, invece, che i danni da vaccino sono tanti e dimostrati. A questo proposito può essere utile un documento pubblicato dall’International Medical Council on Vaccination e firmato da 83 tra medici, infermieri e scienziati che si sono pronunciati in prima persona sui danni da vaccino per la salute dei bambini e adulti (Leggi qui il documento).



Ciononostante, la cosa curiosa è che in Italia, benché esista un registro regionale delle reazioni avverse ai vaccini, è pratica comune tra i medici non conferirvi i dati, con l’evidente conseguenza di incrementare  il grande “numero oscuro” sui danni permanenti causati da vaccini, e ancora di più quelli di entità minore e che sono facilmente rilevabili nell’elenco delle reazioni avverse (bronchiti, asma, allergie, fino all’epilessia.

D’altronde è di pochi giorni fa l’agghiacciante notizia apparsa su “La voce di Romagna” che ha riferito di un pediatra, il dott. Aldo Metalli, che ha subito una decurtazione dal suo stipendio di
4mila euro per la mancata somministrazione del vaccino
 a 79 bambini su 1070 (Leggi l’articolo su La Voce di Rimini). Questo la dice lunga su come spesso gli interessi economici si pongano ingiustamente al di sopra del diritto di scelta e, purtroppo, della salute.

I dati invece che dovrebbero essere letti sono quelli che mettono in relazione il numero sempre più numeroso delle
reazioni avverse, anche gravi, con le rarissime quanto inesistenti conseguenze delle “malattie” che i vaccini
dovrebbero contrastare. Qui è possibile prendere visione di un elenco – seppur non esaustivo – delle ricerche scientifiche che “condannano” i vaccini.

In realtà i genitori devono sapere che si può scegliere; la vaccinazione pediatrica deve essere una scelta libera e frutto di informazione e documentazione personale su quelle che possono essere le reali potenzialità dei vaccini e sui danni anche irreversibili ad essi correlati.
Restando sempre in Puglia, risale 29 dicembre 2010 la sentenza del tribunale dei minori di Bari – di cui si può leggere sul sito Comilva – che ha ammesso e legittimato la scelta di una coppia di genitori che non ha voluto sottoporre il figlio alle vaccinazioni obbligatorie, evitando di procedere nei loro confronti. La sentenza ha di fatto aperto la strada all’obiezione legale in Puglia, accordando ai genitori una legittima libertà di scelta.

Approfondimenti