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Il fermento respiratorio di Warburg, il cancro e la scienza osteopatica

Abstract

Di seguito illustrerò la mia ipotesi sull’argomento.

Una causa possibile della malignità della cellula, quindi la sua degenerazione cancerosa risiede in un primo momento nella distruzione perpetrata da agenti chimici dal complesso IV o fermento respiratorio di Warburg coinvolto nella catena di trasporto degli elettroni. Tale distruzione rende impossibile la “combustione” dell’idrogeno di substrato per la generazione di calore ed energia. Il consumo di quattro ioni idrogeno per molecola di ossigeno e la traslocazione di quattro ulteriori ioni idrogeno attraverso la membrana mitocondriale interna sono responsabili del mantenimento di un gradiente di pH sui due lati di tale membrana, gradiente da cui dipendono la fosforilazione di ADP ad ATP e la produzione di energia della cellula.

L’enzima citocromo ossidasi o complesso IV  è uno degli enzimi più importanti nel nostro corpo: fa in modo che le nostre cellule possano utilizzare l’ossigeno che noi mandiamo loro respirando, e senza di esso le nostre cellule morirebbero per mancanza di ossigeno, proprio come se noi stessimo soffocando realmente.

Per spiegarmi meglio: la cellula priva di atomi di ossigeno, nel tempo è costretta a ricorrere al meccanismo primitivo della fermentazione della glicolisi, ossia la respirazione cellulare propriamente detta.

(La fermentazione è un processo ossidativo anaerobico svolto da organismi a carico di carboidrati per la produzione di energia).

Viene prima effettuata la glicolisi e quindi un enzima trasportatore di elettroni, cioè un NAD, si riduce, poiché acquista quell’elettrone. In più, parte dell’energia che si libera è immagazzinata da una molecola di ATP. A questo punto, la fermentazione si differenzia dal processo della respirazione in quanto essendo l’ambiente anaerobico, cioè privo di ossigeno, le molecole di carbonio rimasteci dalla glicolisi, non possono entrare nel ciclo di Krebs.



In un secondo momento, i batteri, i funghi, le muffe, non aspettano altro che questo per ricavarne energia per le proprie necessità metaboliche, distruggendo ulteriormente il ciclo della cellula in quanto la cellula non può più utilizzare l’ossigeno per la reazione.

Quindi: DEGENERAZIONE = FERMENTAZIONE, dunque diminuzione del volume cellulare.

Credo che tutte le ipotesi riguardo al cancro, quelle sulla clamidia, sul conflitto psicofisiologico ecc.. abbiano sempre un substrato allostatico precedente, cioè un sovraccarico di tossine tipiche della vita moderna che interferiscono sulla vita dei telomeri – la regione terminale del cromosoma – accorciandoli.

Molto spesso vi sono dei frammenti di virus che ostacolano la riproduzione della telemerasi  che interferiscono sulla lunghezza dei telomeri e quindi alla loro vulnerabilità. A mio avviso, tutte le malattie derivano da questi fenomeni di memoria virale sui telomeri.

Nelle creste mitocondriali avviene la disintegrazione strutturale e la distruzione dei citocromi. Il 70% di agenti tossici nocivi di 1000 specie viene introdotto nell’organismo attraverso l’alimentazione. L’intensità della vitalità respiratoria cellulare si abbassa perché la catena si distrugge.

Ora io mi chiedo se quindi bastasse riattivare efficacemente mediante degli attivatori che accettano ioni idrogeno, per innescare un processo di reversibilità sulla degenerazione cancerosa delle cellule. Questo sembra facile ma non lo è; ritrasformare in termini di metabolismo normale una cellula si può tuttavia tentare..

Togliere il nutrimento non va bene perché esse sono protette da un codice (il codice blu) che non permette la via d’accesso; inoltre si autoalimenterebbero da solei in quanto le cellule cancerose sono autarchiche: più si isola e più s’ingrossa a causa del proprio campo elettrostatico, a meno che non arrivi loro un seme radioattivo con frequenze matematiche precise per aprire il codice blu e far entrare dei recettori codificati dal genoma.

Nel corso degli anni un individuo sano entra in contatto ogni giorno con una serie di microrganismi che raramente causano una condizione patologica. Come primo sistema di difesa troviamo i meccanismi aspecifici che determinano l’allontanamento dell’agente patogeno o la sua distruzione. Quando questa prima barriera viene superata si innesca una risposta immunitaria nei confronti del microrganismo con le consuete caratteristiche di specificità e memoria. Quindi il nostro sistema immunitario, tramite le ricombinazioni ha praticamente illimitate possibilità di ricombinazioni e quindi di attuare una difesa per tutte le possibili sostanze estranee che possono entrare in contatto con l’organismo.

L’organismo umano reagisce con varie modalità, di natura cellulare e chimica.. Cosa significa tutto questo?
A mio parere significa che la difesa contro le cellule tumorali deve avvenire secondo:

  1. una accelerazione della reazione dei T-linfociti ..per produrre una maggiore quantità di  B-linfociti e…. non per aggredire la cellula ..ma per “pulire” i periciti infestati…perché sono loro che si trasformano in metastasi ..anche grazie al vicariaggio li possiamo trovare lontano o in foglietti embriologicamente simili.
  2. alimentarsi esclusivamente senza nessun tipo di grasso animale e proteico, in quanto i linfociti perderebbero troppo tempo ad esterificare i grassi presenti nella cellula che viene rifornita quotidianamente dal cibo.
  3. utilizzare enzimi per ripristinare e regolare quanto più possibile la respirazione tissutale della combustione metabolica della cellula e del sistema globale immunitario globale.
  4. le catene del DNA danneggiate possono essere rigenerate con frequenze e fasci di colore blu

La scienza Osteopatica non cura il tumore ma può collaborare con l’oncologo attraverso alcuni meccanismi che io ho dedotto da una accurata ricerca sul tessuto maligno..ed è questa:

  1. Ridurre il potenziale Simpaticotonico corporeo
  2. Riorganizzazione gravitazionale dei sistemi embriologici coinvolti
  3. Ridare efficienza al sistema ventilatorio ed escretorio
  4. Interagire coinvolgere la motilità dell’intestino tenue regolandola in rapporto con le placche di peyer e al sistema sospensorio peritoneale
  5. Modelling del sistema connettivale con liberazione delle linfoghiandole del sistema linfatico
  6. Recupero e attivazione del sistema immunitario.

Bibliografia

  • Yonetani, T. Studies on cytochrome oxidase. III. Improved purification and some properties.
    J. Biol. Chem. 236 (1961) 1680-1688.
  • http://it.wikipedia.org/wiki/Cianuro_di_potassio
  •  http://www.mondobirra.org/argofermentazione.htm www.molecularlab.it/news/view.asp?n=1821
  • http://pacs.unica.it/immun/immgen/meccdifesa/difesa.htm

Nuccio Onofrio Russo D.O.

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