Approvato in Senato, nella seduta del 15 novembre 2012, il DDL n. 3270 sulle Professioni non regolamentate, fra cui l’Osteopatia, torna in terza lettura alla Camera e potrebbe essere approvato in tempi brevi. Passato con 191 sì, nove no e 45 astenuti, “il testo restituisce pari dignità ai tanti professionisti che non svolgono attività regolate da albi o ordini” ha detto all’ansa il senatore Enrico Musso (Pli).

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il Ddl approvato il 15 novembre a Palazzo Madama consente a chi svolge una professione non ordinistica, come per esempio l’osteopata, di decidere come svolgere la propria attività: iscrivendosi all’associazione di riferimento, applicando le norme Uni, chiedendo una certificazione “a vantaggio del consumatore – come ha spiegato Giorgio Berloffa al Sole24Ore – perché punta alla qualificazione di chi svolge l’attività”.

La costituzione in associazione è libera e volontaria. Le associazioni professionali, così come sancito dall’articolo 3 del DDL, devono garantire trasparenza dell’attività, osservanza dei principi deontologici, promuovere la formazione permanente degli iscritti, attivare uno sportello di riferimento per il cittadino consumatore dove rivolgersi in caso di contenzioso con i singoli professionisti. Un elenco delle associazioni, che possono anche unirsi in forme aggregative, sarà pubblicato sul sito del ministero dello Sviluppo economico. Stando all’articolo 8 del documento, le associazioni possono rilasciare, a tutela dei consumatori, un attestato sugli standard qualitativi del proprio iscritto, l’eventuale possesso di un’assicurazione e/o di una certificazione.



Tra gli obblighi degli iscritti alle associazioni (art. 9) quello di sottoscrivere possedere una polizza assicurativa per la responsabilità professionale a garanzia degli utenti e informare l’utenza del proprio numero di iscrizione all’associazione e degli estremi dell’iscrizione dell’associazione stessa nel Registro.