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Educazione prenatale sin dal concepimento

Lo stato fisico e mentale dei genitori al momento del concepimento si riproducono nel bambino, la cui evoluzione fisica e psichica inizia sin dal concepimento. Questo emerge dalle ultime ricerche sull’epigenetica che avvalorano il principio secondo cui l’educazione prenatale dovrebbe iniziare prima del concepimento, sintomo dell’importanza dell’ambiente anche nella vita prenatale.
Per prepararsi al concepimento bio-psichico-spirituale i genitori si devono portare su una “piattaforma etica” elevata perché il concepimento non è solo l’atto di penetrazione dello spermatozoo nell’ovulo ma  è il momento in cui un desiderio, conscio o inconscio, si cristallizza incarnandosi in un figlio.
Per citare il dott. Thomas Verny, un pioniere nel campo della psichiatria prenatale e perinatale: “Le conclusioni a cui si è giunti dopo decenni di ricerca dimostrano al di là di ogni dubbio che i genitori hanno un influsso enorme sulle caratteristiche mentali e fisiche dei figli che allevano”.  [Leggi: Bambini si nasce. La sfida della genitorialità].

“Lo stato emotivo della madre durante la gravidanza ha più effetti a lungo termine sul figlio rispetto a quello durante il primo anno di vita del piccolo”. A dirlo, Michel Odent noto ginecologo francese che ora vive e lavora a Londra, ne La scientificazione dell’amore in cui, a sostegno di ciò, fa riferimento ad una serie di studi pubblicati su autorevoli riviste scientifiche e mediche e catalogati in una banca dati del “Primal Healt Research Center” di Londra.

Il sistema nervoso fetale e infantile ha ampie capacità sensoriali e di apprendimento, e un tipo di memoria che i neurologi chiamano memoria implicita.
Un altro pioniere della psicologia prenatale e perinatale, David Chamberlain, scrive nel suo libro I bambini ricordano la nascita. I segreti della mente del tuo straordinario neonato “La verità è che molte delle nostre convinzioni tradizionali riguardo ai bambini sono false. Non sono esseri semplici, ma piccole creature complesse e senza età, dotate di pensieri di insospettata ampiezza”.

Per prepararsi al concepimento biologico, i genitori devono prepararsi, per esempio seguendo un’alimentazione ed uno stile di vita sani ed equilibrati. Entrambi i genitori sono infatti indispensabili, ognuno con un compito diverso ma uniti nel dare Amore al figlio atteso. Legame questo che darà i suoi frutti anche durante l’infanzia, l’adolescenza e oltre. Se entrambi i genitori sono profondamente consapevoli del compito che stanno svolgendo e della responsabilità che si sono assunti nel preparare un nuovo individuo da dare non soltanto alla famiglia ma alla società, essi dovranno essere in grado di rinunciare a tutto ciò che potrebbe danneggiare il bambino (fumo, alcolici, alimenti inadatti, ecc.) per dare al figlio il meglio di loro stessi a tutti i livelli e vivere in funzione del loro momentaneo ruolo controllando anche pensieri e sentimenti in modo che giungano al bambino i migliori modelli, quelli che rimarranno per sempre indelebili nella sua coscienza. Molte volte questo compito richiede un’auto-educazione.

Sempre Michel Odent convinto pioniere della psicologia prenatale, afferma che la salute dell’individuo inizia nel grembo materno e che “Non si potrà mai cambiare la società se non si cambia il modo di farnascere i propri figli”. Questa frase fa capire che anche nel mondo della ginecologia e dell’ostetricia ci sarebbe molto da rinnovare, da aggiornare, da rendere più in armonia con i valori che le nuove conoscenze mediche e psicologiche richiedono a favore del percorso prenatale.



Durante il concepimento biologico, l’orgasmo produce ossitocina – l’ormone “altruista” come lo definisce Michel Odent – ed endorfine le quali danno al bambino la certezza di essere desiderato. Sono gli ormoni legati al piacere e al benessere. Ogni cellula possiede una memoria. Ogni nostro sentimento, ogni pensiero è registrato e conservato.

Ma cosa accade alla donna perché la cellula possa annidarsi nell’utero?

Come spiega l’autrice Gabriella A. Ferrari nel suo libro La comunicazione e il dialogo dei nove mesi, “l’annidamento è il momento del consenso formale e amorevole della madre all’esistenza del suo bambino. Ciò avviene fondamentalmente su 3 livelli:

  1. In modo inconscio la psiche materna disattiva le difese immunitarie nei confronti dell’embrione-morula e gli offre il proprio corpo-culla soffice e sicuro;
  2. Essa prepara degli accorgimenti che impediscono al piccolo di staccarsi;
  3. Gli prepara cibo nutriente, facendo aumentare la glicemia”.

Cosa accade al papà in attesa?

Nel padre in attesa si risveglia una componente energetica creativa, contenitiva e protettiva; suo compito è divenire un secondo utero, abbracciare madre e piccolo. L’ossitocina aumenta e il testosterone diminuisce, rendendo il futuro padre più sensibile, più amorevole, lo ammorbidisce e genera paure interiori. L’uomo può aver paura di essere diventato debole, piange più facilmente. Questa modificazione ha un impatto anche sulla sfera sessuale riducendo la libido.
Per approfondire l’argomento, leggi la pagina Cosa succede ai papà durante la gravidanza.

Leggi anche il documento Anep: Educazione prenatale a cura di Cristina Fiore – Formatore – Prenatal Tutor.

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