Osteopatia e Malformazione di Chiari: integrazione possibile e necessaria secondo il presidente AIMA Child
“Dai racconti dei genitori dei bambini affetti da Sindrome di Chiari e trattati con l’Osteopatia, so per certo che l’Osteopatia, non solo prima ma anche dopo gli interventi chirurgici, hanno avuto molti benefici”. A dirlo, Simona Pantalone Ielmini, presidente dell’associazione Arnold Chiari raggiunta al telefono per Tuttosteopatia.it. Chiari messaggi di apertura dunque alla pratica osteopatica per questa sindrome sono emersi sabato 12 maggio, nell’incontro organizzato all’ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze, fiore all’occhiello dell’integrazione tra osteopatia e medicina tradizionale in ambito pediatrico, grazie all’impegno dell’osteopata Tommaso Ferroni, responsabile nel nosocomio fiorentino, del primo ambulatorio di osteopatia in ospedale.
L’evento, organizzato proprio da Tommaso Ferroni e AIMA-Child onlus in collaborazione con l’Ospedale “Meyer”, ha visto la partecipazione di altri osteopati come Roberto Bellantuono, e Roberto Frediani, anche medico chirurgo e odontoiatra, riscontrando un grande successo tra i 35 partecipanti/pazienti, estremamente coinvolti e interessati all’approccio Osteopatico alla Sindrome di Chiari.
I benefici dell’Osteopatia per i bambini affetti da Sindrome di Chiari “sono molteplici e non uguali per tutti a causa della differente sintomatologia, in relazione alla quale – ha detto Simona Pantalone Ielmini – tutti hanno avuto giovamento: dai problemi come dolori a spalle, alla cefalea, oppure al movimento degli arti inferiori ecc”.
Il messaggio lanciato dal presidente di AIMA Child è forte e chiaro: “sul modello dell’esperienza positiva e sperimentale del “Meyer”, riteniamo importante prendere in considerazione l’opportunità di esportare questa esperienza anche in altre realtà, questo per favorire l’approccio osteopatico con operatori formati e preparati sulla malformazione di Chiari e le patologie ad essa correlate; noi siamo a favore dell’integrazione fra le medicine sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale e siamo a disposizione per offrire il nostro incentivo a questo fine”.
Positiva dunque la risposta dei pazienti i quali, a detta del presidente AIMA Child, “sono stati i primi a lanciare l’input a favore dell’Osteopatia ancor prima che l’associazione intuisse l’importanza della pratica osteopatica per questa sindrome”.
Illuminante quindi l’incontro con l’osteopata Tommaso Ferroni che ha approfondito l’approccio osteopatico alla Sindrome di Chiari e, a partire da quanto avviene al “Meyer” di Firenze, non solo in questo ambito ma in generale nelle patologie dell’età pediatrica, ha espresso di voler rilanciare delle linee guida sulla Sindrome con la creazione di un gruppo di osteopati interessati a questa patologia in tutta Italia, con l’unico fine di aiutare questi pazienti.
L’Associazione Italiana Malformazione di Chiari Child si è detta assolutamente disponibile ad incentivare il “valore aggiunto dell’Osteopatia” chiamando in causa il R.O.I., Registro Osteopati d’Italia, al quale il presidente di AMINA Child Ielmini ha espresso la volontà a collaborare attivamente, esortando altresì il Registro ad impegnarsi attivamente ai fini del riconoscimento ufficiale di questa disciplina dal SSN. “Siamo disponibili a parlare con il Registro Osteopati d’Italia – ha detto infatti la dott.ssa Iemini – affinché si possa attivare una convenzione che consenta un alleggerimento economico per i pazienti che si rivolgeranno all’osteopatia per questa sindrome”.
Intanto si parla già di un prossimo incontro sull’approccio osteopatico alla Sindrome di Chiari il 29 settembre e dell’organizzazione del Chiari World Day l’anno prossimo, “un evento internazionale – precisa Simona Pantaleone Ielmini – che vedrà la partecipazione di medici da oltreoceano che sia avvicenderanno in una giornata come quella di quest’anno aperta non solo all’aspetto neurochirurgico ma anche a quello neurologico, neuro radiologico, quello ortopedico, genetico, e anche osteopatico, per il quale sono previsti almeno un paio di interventi.
Secondo Chiari World Day, Sabato 14 Aprile 2012 ad Urbania.
– Intervento Dr. Gianpietro Pinna – Malformazione di Chiari e alterazioni della dinamica liqurale: guarda il video
– Tommaso Ferroni – Approccio osteopatico alla Sindrome di Chiari. Esperienza presso l’Ospedale Pediatrico Meyer: guarda il video
Bellissima notizia!
BENE!!!
BENE!!!
Sono un’osteopata di Catania; mi è capitato di trattare una ragazza di 20 anni con la sindrome di Chiari: soffriva di forti e frequenti cefalee resistenti ai farmaci più comuni. Gia dopo il primo incotro si è avuta una netta diminuizione dei sintomi; sono stati sufficenti tre trattamenti per ridurre la sintomatologia a qualche episodio sporadico e tollerabile.Buoni risultati si sono ottenuti anche sulle vertigini e sull’equilibrio.
Sono un’osteopata di Catania; mi è capitato di trattare una ragazza di 20 anni con la sindrome di Chiari: soffriva di forti e frequenti cefalee resistenti ai farmaci più comuni. Gia dopo il primo incotro si è avuta una netta diminuizione dei sintomi; sono stati sufficenti tre trattamenti per ridurre la sintomatologia a qualche episodio sporadico e tollerabile.Buoni risultati si sono ottenuti anche sulle vertigini e sull’equilibrio.
Gentile Maurizio, c’è una sezione in Tuttosteopatia.it pensata proprio affinché i pazienti possano lasciare la propria testimonianza sui benefici ottenuti con l’Osteopatia e quindi essere d’aiuto ad altri pazienti che soffrono dei medesimi problemi. Invita i pazienti a lasciare una testimonianza: http://www.tuttosteopatia.it/cat/nav/lascia-una-testimonianza/
molto interessante!
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Gentile Maurizio, c’è una sezione in Tuttosteopatia.it pensata proprio affinché i pazienti possano lasciare la propria testimonianza sui benefici ottenuti con l’Osteopatia e quindi essere d’aiuto ad altri pazienti che soffrono dei medesimi problemi. Invita i pazienti a lasciare una testimonianza: http://www.tuttosteopatia.it/cat/nav/lascia-una-testimonianza/