La bellezza e il benessere psicofisico passano attraverso l’Osteopatia. La conferma arriva proprio da un osteopata, Orietta Andreani, sostenitrice di una nuova tecnica osteopatica che integra alcuni principi della medicina orientale giapponese.
“La pratico da circa un anno su uomini e donne – conferma l’osteopata Andreani – e la cosa particolare è che anche senza sintomatologia dolorosa, i pazienti ritornano per gli effetti estetici e rilassanti che questo trattamento apporta”.

Cerchiamo allora di capire meglio in cosa consiste questo binomio e qual è il legame tra Osteopatia e medicina orientale per migliorare la condizione naturale della pelle. “Il legame non è propriamente con la medicina giapponese in quanto tale – spiega l’osteopata – ma consiste in un’affinità tra l’osteopatia e un antico concetto medico giapponese, l’anma, secondo il quale il massaggio è da sempre considerato importante quanto la dieta e l’esercizio fisico per migliorare la salute, per aumentare la longevità e prevenire le malattie prima del loro manifestarsi. In particolare le tecniche manipolative effettuate sul viso, sul cranio e sullo stretto toracico superiore, utilizzate per migliorare lo stato della pelle e riequilibrare l’energia vitale, sono considerate una consuetudine importante per essere in grado di autoregolarsi e conservare un buono stato di salute”.

Cosa lega l’Osteopatia a questo antico concetto medico giapponese per la cura della bellezza?
Partendo dalla considerazione che un disequilibrio anatomico è seguito da un disequilibrio fisiologico e quindi da un indebolimento fisico, i guerrieri samurai giapponesi utilizzavano questo antico massaggio chiamato anma per ristabilire il libero movimento del proprio corpo, attraverso tecniche manipolative ed energetiche volte a recuperare e a mantenere l’equilibrio fisico e mentale prima di ogni combattimento. La conformità con l’osteopatia è ravvisabile dunque proprio nei suoi principi cardine: quello dell’unità del corpo umano, secondo il quale agendo su una parte si avrà un effetto sullo stato generale del paziente; il principio della struttura che governa la funzione agendo per ridare mobilità e allentare le tensioni; infine il principio secondo il quale l’organismo possiede nel suo interno forze biodinamiche e biocinetiche che gli permettono di mantenere l’equilibrio e restaurare il benessere. Queste forze si esercitano attraverso il sistema neurovegetativo e quello  endocrino e, per noi osteopati, è molto importante agire per far funzionare al meglio questi due sistemi.

Si tratta di tecniche osteopatiche craniali?
E’una seduta osteopatica, pertanto caratterizzata da test di valutazione globale del paziente, test di bilanciamento e da tecniche di riposizionamento. Al contempo si tratta di una combinazione tra antico e moderno, della fusione della tecnica osteopatica con l’anma, un’antica tecnica di massaggio giapponese. Il riequilibrio della struttura è seguito da un lavoro fasciale e successivamente dall’utilizzo di tecniche di percussione, impastamento, sfioramento, digitopressione e linfodrenaggio per agire più profondamente sulla pelle, sul derma, sui muscoli facciali e quelli del collo tramite una sequenza ritmica di movimenti che stimolano il SNV, la circolazione sanguigna e il flusso linfatico.

Qual è la parte del corpo maggiormente trattata?
L’organo principale su cui vado ad  agire in questa fase è la pelle e, a seconda della pressione esercitata agisco sui diversi strati fino ad arrivare ai muscoli. I muscoli del viso e del collo giocano un ruolo importante  nell’aspetto e nello stato della persona. Agendo in combinazione, creano quella miriade di espressioni che usiamo per manifestare sentimenti consci e inconsci e per interagire col mondo che ci circonda.
Ancor di più quando siamo tesi, di solito contraiamo i muscoli per lunghi periodi, manifestando anche bruxismo, condizioni  che ostacolano il flusso sanguigno facendo mancare ai muscoli stessi ossigeno e nutrienti. Con il tempo, la tensione muscolare diventa dolorosa e aumenta la rigidità e questo vale tanto per i muscoli del corpo quanto per quelli del viso.Il viso è sempre attivo. Sotto la pelle si trovano vari muscoli, la cui attività determina l’aspetto generale e le espressioni del viso. Questi muscoli del viso sono anche responsabili delle rughe, più o meno marcate, che segnano l’epidermide.



Qual è il beneficio apportato da queste tecniche?
Mediante queste tecniche è possibile sciogliere la tensione muscolare e ripristinare la mobilità del volto, permettendo così di riacquistare tratti distesi ed esteticamente più giovani. L’equilibrio e il benessere muscolare sono molto importanti poiché un alto numero di fasci profondi è intimamente legato a dei fasci più superficiali che a loro volta sono strettamente adesi alla pelle. Questo trattamento implica anche una pressione su determinati punti del corpo per migliorare il drenaggio linfatico. L’accumulo di tossine si evidenzia sul viso e massaggiare i tessuti facciali aiuta ad accelerare il drenaggio linfatico e, liberando e sbloccando importanti zone di  linfonodi che si trovano nel viso, nella nuca e  nel collo, è possibile ottenere molto presto il miglioramento.

Com’è nato il suo approccio a questa tecnica e da quanto tempo la pratica?
Il numero frequente di pazienti che si rivolgono a me per cefalee miotensive, cervicalgie, dolori mandibolari e dorsalgie, persone che  svolgono un lavoro sedentario che li tiene molto tempo al computer limitando molto i loro movimenti, sforzando molto la vista e assumendo posizioni poco confortevoli, o che riferiscono di essere  sotto tensione per motivi sia professionali che privati, mi ha indotto ad approfondire la mia ricerca di un approccio capace di dare maggior sollievo e beneficio all’organismo agendo anche sull’energia vitale e sull’umore.
Risale a circa tue anni fa l’incontro con questa tecnica che mi ha permesso di completare e definire meglio il lavoro sul cranio, agendo in modo più specifico sul viso e ottenendo un rilassamento e un evidente detensionamento di tutta la muscolatura facciale e della pelle.

Può fare una stima di quanti pazienti richiedono questo tipo di trattamento? Sono più uomini o donne?
Indubbiamente si è verificato un aumento di  sensibilizzazione e di avvicinamento a questo tipo di tecnica sia da parte delle donne che degli uomini. I benefici sono immediati e soprattutto visibili.

Qual è il risultato che si ottiene e in quanto tempo?
Con una seduta si ottiene un grande rilassamento e abbassamento della tensione da stress ed è possibile vedere la pelle del viso irrorata e levigata. Farla una volta a settimana può essere una grande prevenzione sia per l’invecchiamento cutaneo sia anche per le tensioni muscolari da stress. Due volte a settimana per sei settimane sono il tempo giusto per vedere gli effetti e i vantaggi di questo trattamento per chi soffre di bruxismo o ha problemi di insonnia e di ansia, e per chi vuole vedere un maggior beneficio sulla pelle. Successivamente i trattamenti si possono diradare fino a regalarsi un trattamento preventivo al mese o quando se ne senta la necessità.
Questo trattamento agisce sulla muscolatura profonda, migliorando dunque la circolazione sanguigna, favorendo l’eliminazione delle tossine e rigenerando i tessuti. Si va a stimolare inoltre la produzione di collagene ed elastina, si accelera il ricambio cellulare e si agisce per liberare il viso e il collo dalla tensione muscolare. I segni dello stress scompaiono, la pelle è più luminosa, levigata e tonica e inoltre il trattamento è in grado di alleviare le cefalee così come il dolore mandibolare. Può anche essere un valido aiuto per chi porta il bite.