Quando hai partorito, alle dimissioni dall’ospedale ti hanno consegnato omaggi o campioni di prodotti per l’alimentazione infantile, oppure ciucci o biberon?
Sulla lettera di dimissioni del tuo bambino/a era indicata la marca di latte artificiale da acquistare, in caso di bisogno, nonostante tu stessi allattando esclusivamente al seno?
Quando il tuo bambino è stato dimesso prendeva latte artificiale e non ti è stato spiegato chiaramente come preparalo e conservarlo?
In ospedale o dal tuo pediatra hai ricevuto indicazioni sull’allattamento che invece che favorirlo, lo ostacolano?

Si tratta di pratiche illecite, vietate dall’articolo 14 del Decreto n. 82 del 9 aprile 2009 e che da oggi possono essere segnalate alla propria Asl.

A porre queste domande alle neo mammeIBFAN Italia e BabyConsumers, associazioni che lavorano a promozione, protezione e sostegno all’allattamento al seno.
“La legge vieta queste pratiche”, spiegano le associazioni in un comunicato stampa congiunto, riferendosi in particolare al sopra citato articolo 14 del Decreto n. 82 del 9 aprile 2009 in cui si spiega che:

  • al momento della dimissione dai reparti maternità non debbano essere forniti in omaggio prodotti o materiali in grado di interferire in qualunque modo con l’allattamento al seno;
  • le lettere di dimissione per i neonati non devono prevedere uno spazio predefinito per le prescrizioni dei sostituti del latte materno. Nei casi in cui tali prescrizioni si rendano necessarie per cause materne o neonatali, esse devono riportare l’indicazione all’uso del sostituto del latte materno nonché le informazioni congrue al suo più corretto utilizzo;
  • va contrastata ogni forma di pubblicità, anche occulta, e di comportamenti ostativi alla  pratica dell’allattamento materno.

Sotto accusa, dunque, pratiche illecite e sovente utilizzate, riguardanti l’indicazione sulla marca di latte artificiale da usare, in caso il latte sia insufficiente, oppure indicazioni errate sull’allattamento al seno (come intervalli tra le poppate, durata delle poppate, quantità di latte da assumere, numero di poppate), o sulla preparazione del latte artificiale.



Adesso è possibile segnalare alla Asl di appartenenza i comportamenti scorretti ravvisati dopo il parto. E’ questa l’iniziativa promossa dalle associazioni a favore dell’allattamento materno, le quali propongono a tutte le mamme che abbiamo riscontrato uno dei sopra descritti comportamenti illeciti, un documento di segnalazione delle violazioni dell’art.14 del decreto 82/09 (scarica qui).

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