Grande successo del Congresso Internazionale di Medicina Osteopatica conclusosi sabato scorso a Firenze sotto l’egida del Registro degli Osteopati d’Italia (ROI), in collaborazione con l’European Institute for Evidence Based Osteopathic Medicine (EBOM) presieduto da Francesco Cerritelli.
Oltre 300 gli osteopati iscritti, provenienti da tutto il mondo: oltre ai numerosi italiani, molti i partecipanti giunti dal Brasile, Stati Uniti, oltre che da Francia, Germania, Russia, Inghilterra, Belgio, Finlandia etc.., conferendo all’evento una portata internazionale ed un alto grado di interesse sulla ricerca in ambito osteopatico. Tra i tanti nomi altisonanti, anche l’americano Brian Degenhardt, direttore della scuola di Kirksville (Missouri) fondata da A.T. Still nel 1892 e il tedesco Wilfrid Janig, tra i più grandi ricercatori al mondo sul Sistema Nervoso Autonomo. 

“Bisogna avere il coraggio di parlare di diagnosi osteopatica ” ha detto in apertura del Congresso il dott. Paolo Roberti di Sarsina, esperto per le Medicine Non Convenzionali del Consiglio Superiore di Sanità italiano, sdoganando la diagnosi in osteopatia e conferendo di fatto un’importanza senza precedenti alla valutazione ad opera degli osteopati.

Quattordici i moderatori intervenuti; 23 i componenti del comitato scientifico; 43 i posters presentati, 32 abstracts di studi osteopatici e oltre 50 le relazioni esposte ad opera di personalità autorevoli del mondo osteopatico internazionale e non solo, che hanno riguardato i più importanti temi clinici in relazione alle possibili applicazioni del trattamento osteopatico. Dalla neurologia al sistema muscolo scheletrico, dall’endocrinologia, cardiologia e otorinolaringoiatria alla pediatria e ginecologia, dalla pneumologia all’urologia, a Firenze l’Osteopatia ha trionfato attraverso le parole dei suoi più autorevoli rappresentanti, i quali hanno parlato di clinica medica specialistica e clinica osteopatica in un ottica di “integrazione”.

A partire dai cenni storici dell’osteopatia, il Congresso ha ne affrontato i molteplici aspetti, senza trascurare la sua storia, e il ruolo di questa disciplina nel sistema sanitario.

Ad aggiudicarsi il primo posto per la migliore relazione presentata, l’americana Lisa Hodge, direttrice del centro di ricerca di Osteopatia in Texas che ha parlato del Trattamento di pompaggio linfatico che induce un aumento dell’immunità anti-tumorale e riduce la formazione solida tumorale in polmoni di ratti affetti da tumore polmonare.



EMG evaluation of abnormal thoracic paravertebral muscles on palpation è invece il titolo del lavoro scientifico presentato dall’italiano Vannucchi Viberto, vincitore del primo premio nella sezione dedicata ai posters di ricerche scientifiche in ambito osteopatico.

Far emergere l’importanza e l’efficacia dell’osteopatia per il benessere di chi vi ricorre per la cura di svariate patologie. Questo è uno degli aspetti cruciali emersi dal Congresso Internazionale di Medicina Osteopatica Verso un’integrazione fra le medicine attraverso interventi di alto profilo, mirati per esempio a provare l’efficacia dell’osteopatia anche in termini di fisica quantistica.

E’ il caso di Emilio Del Giudice1 e Alberto Tedeschi2, che hanno presentato rispettivamente il lavoro Domini di frequenza acquosi come strategia entropica1 e Coerenza biologica dell’acqua nelle dinamiche degli organismi viventi2, spiegando in sostanza il principio di coerenza biologica, quello che permette di mettere in relazione tutte le parti dell’universo, quindi anche l’osteopata col suo paziente.
A rafforzare questo concetto, anche la ricerca di Santi Tofani sull’uso dei campi magnetici a bassissima frequenza nel trattamento del tumore. Ciò che questo studio lascia dedurre è che anche l’osteopata, emettendo campi magnetici a bassissima frequenza con l’uso delle mani per le manipolazioni, possa determinare effetti positivi nella cura dei pazienti che vi si sottopongono.

Uno sguardo al passato dell’osteopatia, sino ai tempi del suo padre fondatore A.T. Still, è stato possibile grazie all’intervento di Jason Haxton, presidente del Museum of Osteopathic Medicine – KCOM , che ha messo a diposizione dei presenti alcuni degli oggetti personali di Still in persona, tra cui gli stivali indossati dal fondatore dell’Osteopatia, in una famosa foto che lo ritrae. 

Nel corso dei prossimi mesi, sia nell’area riservata che in quella pubblica del sito, svilupperemo tutti i punti emersi durante il Congresso.