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Osteopatia

FAQ – Domande frequenti sull’osteopatia

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Osteopatia: descrizione generale

L’osteopatia è una scienza olistica che analizza e considera il corpo nella sua interezza. Parte dal sintomo per arrivare alla causa scatenante. L’Osteopatia non si limita a curare i sintomi o il dolore, cerca l’origine del problema valutando fattori ambientali, stili di vita e alimentazione escludendo l’utilizzo di farmaci. L’approccio osteopatico stimola il corpo verso l’auto guarigione e la risoluzione del problema.
Visita la pagina Osteopatia: cos’è

Osteopatia: cosa fa?

L’osteopatia aiuta guida il corpo verso l’auto guarigione e il riequilibrio delle funzioni vitali, ha fini anche preventivi atti al consolidamento dell’equilibrio fisico. Il trattamento osteopatico è per tutte le fasce d’età. Approfondisci l’argomento e scopri cosa fa l’osteopatia e come può aiutarti,  leggi anche i casi in cui è possibile intervenire con l’osteopatia.

Come diventare Osteopata

L’osteopata è un professionista della salute di “primo contatto”, il che significa che non occorre essere riferiti a loro da un medico. Consegue il diploma a conclusione di un percorso formativo in scuole private aperte sia a professionisti in ambito sanitario che non. Esistono diverse scuole di osteopatia in tutta Italia, private, che offrono corsi di osteopatia T1 (tempo pieno), T2 (tempo parziale) e T1 (tempo pieno con esoneri). Nella sezione dedicata alle scuole è possibile approfondire nel dettaglio questa distinzione.

Come scelgo un osteopata?

Gli osteopati sono professionisti della salute di “primo contatto”, il che significa che non occorre essere riferiti a loro da un medico. Il passaparola rimane ad oggi il principale mezzo utilizzato per giungere dall’osteopata, su suggerimento di amici o conoscenti che hanno ottenuto giovamento dai trattamenti osteopatici.
Visita la sezione Cerca un Osteopata di Tuttosteopatia.it e trova l’osteopata più vicino a te.

Esiste un corso universitario riconosciuto?

Al momento no, ma come previsto dalla legge n. 3 in vigore dal 15 febbraio 2018, di cui si attendono i decreti attuativi, saranno presto definiti gli ordinamenti didattici della formazione universitaria in osteopatia.

Ciononostante da anni sono diverse le scuole di Osteopatia in Italia che collaborano con ospedali o con centri universitari, così come si fa sempre più importante l’integrazione di questa disciplina con i medici delle diverse specializzazioni.

Osteopatia e Chiropratica: qual è la differenza

Il punto comune è che le due discipline si basano esclusivamente sulla pratica manuale. Tuttavia, possiamo distinguere almeno due principali differenze: la chiropratica si esercita unicamente in campo articolare, mentre l’osteopatia interviene certo nel campo osteo-articolare, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).
Il campo di applicazione dell’osteopatia è dunque più ampio.
Un’altra differenza è riscontrabile nel tempo e nel numero di sedute, che per gli osteopati vanno da 30 minuti a 1 ora per una media di 3 sedute circa, e per i chiropratici va dagli 8 ai 15 minuti, per un numero di sedute che va da 10 a 15.

Osteopatia: principi del trattamento

  • La struttura e la funzione sono interdipendenti
  • Il corpo è un’unità funzionale
  • L’integrità del meccanismo articolare con la libertà di ogni segmento corporeo sono necessari per il buon funzionamento del sistema nervoso autonomo che regola la vaso motricità
  • Il corpo ha la capacità di “auto guarirsi”
  • La regola dell’arteria è suprema.

L’osteopatia è adatta ai bambini?

L’osteopatia può intervenire su tutte le fasce d’età: dalla gravidanza, alla nascita (anche per nati prematuri) fino ai primi anni di vita e in età adulta. L’osteopatia interviene  per alleviare i disturbi tipici della gravidanza come per esempio reflusso e mal di schiena, il trattamento osteopatico è volto sia ai disturbi pediatrici più comuni, come otiti, dolori addominali, coliche, problemi digestivi, a quelli meno comuni come la plagiocefalia, dislessia etc.

Quando andare da un osteopata pediatrico?

Nel primo anno di vita, al di là dei disturbi, l’osteopata controlla che la crescita sia corretta, sia dal punto di vista neurologico (tappe di acquisizione) sia dal punto di vista corporeo (crescita ponderale) sia dal punto di vista relazionale (scoperta di sé, degli altri e del mondo).

Consulta le sezioni specifiche

Osteopatia e Gravidanza

Osteopatia e Pediatria

Gli osteopati fanno l’anamnesi?

Si. Ogni seduta osteopatica si apre con un’attentissima anamnesi per la raccolta dei dati clinici, finalizzata a raccogliere una serie di informazioni sul quadro clinico del paziente e a trarre informazioni su antecedenti e stile di vita.

Come avviene un trattamento osteopatico?

Dopo l’anamnesi iniziale, l’osteopata procede con un esame obiettivo per comprendere la causa del disturbo e, in seguito, un esame di tipo osteopatico per mettere in relazione i diversi sistemi del corpo. L’osteopata procede con il trattamento e darà indicazioni per l’eventuale seduta successiva.

Cosa vuol dire manipolare?

Significa trattare con le mani un tessuto osseo, muscolare o viscerale con un approccio molto dolce e leggero, e comunque sempre rispettoso dei tessuti. L’osteopata ricerca le zone più rigide che possono anche essere dolenti, cercando con vari metodi di “liberarli” e di ristabilire la mobilità, offrendo al paziente una sensazione di leggerezza e immediato benessere che si protrarrà nel tempo.

L’osteopatia necessita di radiografie?

Le radiografie sicuramente sono uno strumento utile all’osteopata, anche per una diagnosi di esclusione.

L’osteopata prescrive farmaci?

Assolutamente no, sia per legge che per vocazione. Lo stesso Andrew Taylor Still ha fondato l’osteopatia nel 1874 formulando una disciplina terapeutica che non si fondasse sugli stessi principi della medicina ufficiale, bensì su una filosofia metodologica manipolativa utile sia per la diagnosi che per la terapia.
Il principale mezzo a disposizione dell’osteopata, infatti, sono le sue stesse mani. La palpazione manuale riesce a rilevare le rigidità e tensioni e, con il trattamento manipolativo, a ristabilirne la mobilità.

L’osteopata collabora con altri professionisti della salute?

Spesso gli osteopati si avvalgono di collaborazioni con discipline affini, che conservano un approccio olistico alla cura della persona. Non sono peraltro escluse collaborazioni con medici specialisti. Molti ospedali italiani collaborano con osteopati in vari reparti; altri dispongono di un ambulatorio osteopatico al loro interno, come al Meyer di Firenze.

L’osteopatia è regolamentata in Italia?

Sì, è stata approvata a gennaio 2018 la legge n.3 entrata in vigore dal 15 febbraio 2018 che riconosce l’osteopatia come professione sanitaria. Ad oggi si attendono i decreti attuativi della legge, quelli che andranno a definire l’ambito di attività e le funzioni caratterizzanti la professione osteopatica, i criteri di valutazione dell’esperienza professionale nonché i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti e, infine, la definizione dei relativi ordinamenti didattici della formazione universitaria.

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