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Osteopatia Cranio sacrale

Osteopatia in ambito Craniale

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L’osteopatia in ambito craniale non è diversa dall’osteopatia, è un approccio in ambito osteopatico che segue tutti i principi dell’osteopatia, ma che include l’anatomia e la fisiologia della testa.
Gli osteopati cranici utilizzano un senso del tatto molto sottile per percepire anche piccoli cambiamenti di tensione e qualità dei tessuti nell’anatomia di tutto il corpo, dunque per individuare aree di tensione o disfunzione.
L’osteopata sa bene che spesso delle aree del corpo interessate da traumi passati, come per esempio incidenti o vecchie lesioni, possono aver “imparato” a compensare tali eventi traumatici o lesioni, tanto da essere oggetto di sintomi ancora presenti a distanza di tanto tempo, senza che il paziente ne sia consapevole. È molto importante la percezione osteopatica al tatto, e quindi il trattamento manipolativo, in quanto l’osteopata lavora per attivare l’innata capacità del corpo di guarire se stesso, offrendo un supporto delicato e specifico dove è necessario per riportare i tessuti in uno stato di equilibrio e rilascio, per ripristinare lo stato di salute.

È stato William Garner Sutherland, allievo di Still, a dare l’avvio a questo approccio osteopatico, quando smontando le ossa di un cranio fu colpito dalla somiglianza delle superfici articolari delle ossa con le branchie di un pesce, che ricordano sia il movimento che la respirazione. Ciò ha dato il via a decenni di ulteriori studi sino alla definizione del suo modello craniale secondo il quale il meccanismo della respirazione primaria e la mobilità delle suture del neurocranio e viscerocranio sono fenomeni inerenti, presenti in tutti gli organismi viventi, indipendentemente dalla respirazione toracica e dall’impulso cardiaco.

Sutherland percepì un movimento nella falce cerebrale e nel tentorio cerebellare, che sono i più grandi dei ripiegamenti della dura madre, le membrane intraossee del cranio, dette meningi. Sutherland osservò che il loro movimento intrinseco segue un ben definito modello di contrazione ed espansione. Chiamò questo movimento ritmico del sistema delle membrane durali Sistema delle Membrane a Tensione Reciproca (MTR).
Sono cinque gli aspetti di quello che Sutherland ha definito “Meccanismo Respiratorio Primario”:



  1. la mobilità articolare delle ossa del cranio
  2. la mobilità involontaria del sacro tra le ossa iliache
  3. il sistema delle Membrane a Tensione Reciproca (MTR)
  4. la motilità del tubo neurale
  5. la fluttuazione intrinseca del fluido cerebrospinale (FCS).

In cosa consiste l’osteopatia in ambito craniale

L’osteopatia cranica utilizza gli stessi principi osteopatici descritti da Andrew Taylor Still, il fondatore dell’Osteopatia. Gli osteopati che lavorano in ambito craniale sviluppano un grande senso della palpazione che consente loro di sentire movimenti sottili e gli squilibri nei tessuti del corpo, dunque di agire sulla capacità intrinseca dell’organismo di riequilibrarsi.
In realtà questo approccio ha preso il nome di “osteopatia cranica” perché include il trattamento osteopatico della testa oltre che del resto del corpo, ma ciò non vuol dire che gli osteopati cranici trattino solo la testa: si tratta invece di un approccio molto sottile di palpare e trattare TUTTI i tessuti del corpo, ed è ugualmente efficace e rilevante per ogni parte del corpo.
È un approccio molto delicato, applicabile su tutte le fasce d’età, anche sui neonati e bambini. L’osteopata utilizza le proprie affinate abilità per palpare il movimento involontario o il movimento dei tessuti in tutto il corpo a un livello molto sottile. Gli osteopati spesso definiscono questa palpazione silenziosa come “ascolto” che consente, appunto, di poter cogliere traumi e lesioni del passato e, a un livello profondo, migliorare la naturale capacità di guarigione del corpo, ripristinare la sua salute e l’integrazione di corpo, mente e spirito.

Come avviene un trattamento osteopatico in ambito craniale

L’osservazione del trattamento cranico può essere paragonata all’osservazione di qualcuno che legge un libro. Dall’esterno sembra che non stia accadendo molto ma, se sei tu a leggere il libro, sei trasportato in un mondo ricco di struttura, colore, profondità ed emozione. Mentre continui a leggere, la storia si svolge.
In un trattamento cranico, un osteopata ascolta attentamente il corpo e il suo “racconto” della storia di ciò che gli è successo, di quale trauma (emotivo o fisico) ha subito e di come stia cercando di far fronte alle conseguenze di questi traumi.
Il trattamento osteopatico cranico per il paziente è molto delicato e rilassante. Durante il trattamento alcune persone avvertono sensazioni diverse, come lieve tensione, dolore o sensibilità che gradualmente scompaiono, oppure sensazioni di calore e rilassamento. Altre persone non sono consapevoli di ciò che accade durante il trattamento, ma sono consapevoli di sentirsi molto diverse dopo. La maggior parte dei pazienti sottoposti a trattamento osteopatico craniale si rilassano profondamente e non è raro che le si addormentino.

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