La causa principale, potremmo dire esclusiva dell’unghia incarnita, è la candidosi intestinale, determinata da unaumento sproporzionato di funghi nell’intestino. Tale condizione, che nelle donne può generare una candidosi vaginale, è potenzialmente causa di candidosi subungueale che a sua volta determina proprio l’unghia incarnita.

L’eccesso di funghi nell’intestino è determinato principalmente da alcuni fattori: eccessivo consumo di prodotti lievitati; carboidrati raffinati e utilizzo di farina di “tipo 00” che alimentano i funghi intestinali. Il fenomeno è sempre più comune dato il crescente utilizzo, da parte dei panificatori, di lieviti industriali che difficilmente terminano il processo di lievitazione prima di cuocere in forno, finendo pertanto nell’intestino delle persone.

Anche l’eccessivo utilizzo di antibiotici modifica la flora intestinale.



In presenza di un’unghia incarnita, dunque, si rivela necessario agire sulla causa. Il che si traduce in una maggiore attenzione all’alimentazione, evitando pertanto alimenti come quelli sopra specificati. Si, la candidosi si combatte anche a tavola. Evitiamo prodotti fatti con farine raffinate (tipo 00), alimenti con additivi, preferendo invece, tra gli altri, cereali e farine integrali non lievitate, frutta e ortaggi freschi, aglio e cipolle, legumi e pesce, yogurt. E’ attraverso l’ottimizzazione dell’alimentazione si può cercare di evitare le cause che alterano l’equilibrio batterico.

Dal punto di vista osteopatico si può agire sull’unghia incarnita migliorando la mobilità della membrana intraossea e del drenaggio dell’arto inferiore. Tuttavia questi trattamenti restano soltanto coadiuvanti rispetto a quello che è il lavoro sull’origine del problema.