È stato firmato venerdì 1 marzo il Protocollo di Cooperazione Internazionale tra l’Associazione Kairos Osteopatia e medicine integrate e l’Ospedale Universitario di Pristina che riconosce per la prima volta in Kosovo l’Osteopatia Pediatrica, autorizzando i trattamenti osteopatici in tutto l’Ospedale.

Il Memorandum é stato firmato dal dottor Tommaso Ferroni, Presidente dell’Associazione Kairos e il Vicedirettore generale dello SHSKUK Osman Hajdari, in presenza del Consigliere del Ministero della Salute del Kosovo Mentor Hyseni.

Un atto importante, che apre le porte ad una cooperazione internazionale riconosciuta a livello ministeriale, basata su clinica, ricerca e formazione.

In questa terza missione era presente un’équipe di 7 osteopati pediatrici formati presso la Scuola Italiana di Osteopatia Pediatrica SIOP di Firenze, che per 4 giorni si sono messi a disposizione all’interno dei reparti di Oncoematologia, Chirurgia, Terapia Intensiva Pediatrica e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Pediatrico di Pristina, trattando ogni giorno tutti i bambini ricoverati.



Durante la missione sono state messe le basi per la collaborazione anche con altri reparti, tra cui la Neurochirurgia, un dipartimento con cui lo staff del dottor Ferroni ha una grande esperienza grazie al lavoro svolto negli ultimi 15 anni presso l’AOU Meyer di Firenze, dove oltre ai trattamenti ai bambini ricoverati, dal 2011 è attivo l’Ambulatorio di Osteopatia Pediatrica in regime di convenzione con la Regione Toscana, che continua ad essere l’unico in Italia dentro un ospedale pubblico.

Il progetto di Osteopatia in Kosovo, oltre alla clinica periodica, si sviluppa nell’ottica della ricerca scientifica. Dopo ogni trattamento vengono raccolti i dati anagrafici, anamnestici e osteopatici in un software dedicato, in modo da poter preparare nel tempo uno studio riconosciuto a livello internazionale.
Non manca tra gli obiettivi del protocollo la Formazione osteopatica per il personale sanitario locale e la cooperazione con Medici italiani di eccellenza, con l’obiettivo di creare una cooperazione internazionale tra strutture ospedaliere.

Nel 2024 l’Associazione Kairos ha programmato altre due missioni in Kosovo, a giugno ed ottobre, con l’intento di aumentarle negli anni successivi. La presenza degli osteopati è sempre seguita dalla Delegazione MSU Carabinieri Cimic, Cooperazione Civile Militare del reggimento Multinational Specialized Unit di KFor a Pristina, con cui si è aperta un’importante comunicazione per il contatto con la popolazione locale, associazioni di volontariato e orfanotrofi.