Il Tar Lazio respinge il ricorso dei fisioterapisti dando piena legittimità al profilo professionale degli osteopati. È quanto emerso dalla recente sentenza n. 12312/2023 nella quale i giudici amministrativi hanno dichiarato l’inammissibilità del ricorso con il quale i fisioterapisti avrebbero voluto ottenere l’annullamento del Decreto del Presidente della Repubblica del luglio 2021 di recepimento dell’accordo tra Governo e Regioni sull’istituzione della professione sanitaria dell’osteopatia

“La scelta di conferire alla professione di osteopata la dignità di professione sanitaria è rinvenibile in una norma di rango primario sulla scorta di una ponderazione ex ante della sussistenza di un effettivo fabbisogno a garanzia del conseguimento di incomprimibili obiettivi di salute” si legge nella sentenza, con riferimento esplicito all’art. 7 della legge 11 gennaio 2018 n. 3.

“Una decisione molto chiara – commenta la presidente ROI Paola Sciomachenche conferma ancora una volta la specificità delle competenze della professione osteopatica; il profilo professionale dell’osteopatia esce ancora più rafforzato da questa sentenza, ha aggiunto. La Corte ha accolto integralmente le difese articolate dagli avvocati del ROI e auspichiamo che questa sentenza possa rappresentare un’ulteriore apertura al dialogo e all’integrazione delle diverse professionalità a favore della salute dei pazienti. L’iter per l’attuazione della legge istitutiva dell’osteopatia procede. Attendiamo il decreto del Ministero dell’Università sul profilo formativo, che dalle recenti dichiarazioni, dovrebbe essere emanato in tempi brevi per procedere poi all’ultimo passaggio istitutivo della professione, quello delle equipollenze”.



Qui la Sentenza del Tar Lazio