Nasce in Italia da un’idea dell’osteopata Alberto Pollesel Osteoevidence, un database gratuito e aggiornato a cadenza mensile o bimestrale, contenente più di 6mila recensioni, linee guida e prove riguardanti l’osteopatia e la medicina osteopatica. Presentato ufficialmente al recente Congresso nazionale del ROI, il database include la più rigorosa letteratura osteopatica dai principali database di ricerca (Medline, Embase, Cochrane, Ostmed, JOM (JAOA), IJOM, Google Scholar e tutti gli studi che, direttamente o indirettamente, sono correlati al trattamento osteopatico.

“Siamo molto grati al ROI per aver creduto nel progetto e per averci offerto la possibilità di presentarlo al pubblico di osteopati presenti allo scorso Convegno – dice Alberto Pollesel – un’occasione preziosa che ci ha dato un immediato riscontro in termini di iscritti alla pagina Instagram del progetto oltre che al boom di accessi alla piattaforma e di iscritti alla newsletter”.

Osteoevidence nasce infatti proprio sui social, precisamente sull’omonima pagina Instagram, circa un anno prima della sua conversione ufficiale sulla web app dedicata. A spiegarcelo è proprio l’ideatore Alberto Pollesel che ha cominciato a dedicarsi a questo studio negli anni da studente all’Istituto Superiore di osteopatia di Milano quando, come spesso accade a quanti vogliano approfondire la propria materia di studio, si è imbattuto nella difficoltà a reperire materiale in maniera efficiente e rapida.

“Come tanti cercavo un metodo per essere sempre aggiornato sulle ricerche scientifiche e PubMed risultava un po’ scomodo a causa dell’elevato numero di risultati correlati alle evidenze, risultanti da una ricerca focalizzata sull’osteopatia o su una qualsiasi condizione ad essa collegata. Ciò richiede necessariamente un ulteriore screening per poter selezionare le pubblicazioni effettivamente rispondenti alla query di ricerca”.

Osteoevidence nasce dunque da un tuo personale bisogno da studente. Ma come hai cominciato a mettere a punto l’idea?



Ho cominciato attivando un alert su PubMed che ogni giorno mi informava degli ultimi articoli scientifici che fossero quanto più attinenti all’osteopatia. Il lavoro giornaliero constava dunque nel “filtrare” questi risultati e salvare solo quelli inerenti l’osteopatia che giornalmente condividevo sulla pagina Instagram Osteoevidence. Da qui l’inaspettato e rapido successo della pagina che ha iniziato a contare moltissimi followers per lo più osteopati, ma anche altri professionisti sanitari di tutto il mondo, come chiropratici, infermieri, fisioterapisti, medici, psicologi che hanno cominciato a seguire la pagina e ad avviare confronti e scambi di opinione quotidiani su quanto condiviso.

Da quel momento in poi il passo verso la nuova piattaforma è stato breve: ma come funziona?

Nel giro di un anno, dopo la fase di alpha e beta testing grazie all’aiuto di molti studenti e docenti dell’Istituto di Osteopatia di Milano, il database era pronto e fruibile. Ovviamente l0 sforzo è stato quello di inglobare tutti gli articoli di osteopatia pubblicati su tutte le piattaforme esistenti, per cui con mio fratello, che è un tecnico informatico, abbiamo lavorato innanzitutto inserendo in ognuno di questi database una stringa di ricerca quanto più isolante possibile per l’osteopatia per poi prendere tutti gli articoli inerenti l’osteopatia in senso stretto e la pratica osteopatica dal 1905 ad oggi, includendo anche la letteratura inerente quei “terreni” e tecniche ad essa limitrofi: tecniche di miofascial release, strain e counterstrain, spinal manuipulation, ecc per un totale di circa 6mila pubblicazioni.

Osteoevidence vuole fornire un servizio utile agli osteopati o a chiunque sia interessato ad approfondire le evidenze osteopatiche nel modo più veloce possibile. L’obiettivo che ha mosso tutta l’idea è quello di ridurre i confini tra ricerca e clinica in ambito osteopatico per superare in qualche modo quel limite dato dalla difficoltà di accesso alla ricerca scientifica da parte dei clinici.

Di facile utilizzo, Osteoevidence presenta una barra di ricerca in cui inserire una o più parole chiave anche senza punteggiatura. Per affinare ulteriormente gli esiti della ricerca, una volta ottenuto un primo elenco con tutte le ricerche scientifiche inerenti la parola chiave inserita, l’utente potrà utilizzare una serie di filtri (come il tipo di articolo, tipo di tecnica, ordine cronologico di pubblicazione) che aiutano ad isolare quanto più possibile le ricerche di interesse specifico.

Vai al sito: www.osteoevidence.com