La ricerca scientifica in ambito osteopatico ha subìto in Italia un importante sviluppo negli ultimi anni, segno del crescente interesse verso la nostra disciplina, la sua efficacia e la sua diffusione tra la popolazione. Negli ultimi anni l’avvento dell’Evidence Based Medicine (EBM) ha rivoluzionato la pratica clinica e il modo di fare ricerca scientifica dei professionisti della salute di tutto il mondo: un’evoluzione importante a vantaggio sia degli osteopati, che così ottengono informazioni sintetiche della casistica trattata, che per i pazienti, i cui benefici sono misurabili in termini di valutazione degli esiti del trattamento.

Considerando tutte le tipologie di pubblicazioni in ambito osteopatico, solo nel 2022 in Italia se ne contano circa 30, quasi un terzo delle pubblicazioni USA dove sono circa 90 gli studi scientifici pubblicati in ambito osteopatico. Sono invece circa 10 le pubblicazioni su giornali ad alto impatto (Q1) in America, a fronte delle 7 prodotte in Italia. Il dato è di grande interesse se si pensa che oltreoceano, dove l’osteopatia è nata nel 1874 ed è stata riconosciuta oltre settant’anni fa, la ricerca gode di maggiori risorse economiche e sostegno pubblico al contrario di quanto avviene in Italia, dove non solo l’osteopatia ha conquistato solo di recente il riconoscimento ufficiale come professione sanitaria, ma dove la ricerca osteopatica si fa con risorse limitatissime pur mantenendo – proporzionalmente a quanto avviene negli Stati Uniti d’America – un livello qualitativo molto alto.

Il merito è dei gruppi di ricerca indipendenti come per esempio COME Collaboration, la Fondazione senza scopo di lucro dedita a fornire un’alta qualità di ricerca osteopatica, stabilire collaborazioni internazionali e multidisciplinari, supporto clinico. Il lavoro della COME è volto a identificare le aree di ricerca più rilevanti attivando collaborazioni con gruppi di ricerca nazionali, internazionali e multidisciplinari per produrre innovazione sia scientifica che tecnologica da poter applicare in ambito clinico.



Il sostegno alla ricerca osteopatica italiana è nelle mani degli osteopati; non solo sono tantissimi gli operatori i ricercatori e altri specialisti che donano volontariamente il proprio tempo e abilità per essere parte di un progetto globale quale quello della COME Collaboration, ma è anche vero che non tutti possono permettersi di investire parte del loro tempo, altri preferiscono finanziare progetti di ricerca.

Si può sostenere la ricerca in osteopatia attraverso la donazione 5xmille IRPEF

La FONDAZIONE COME COLLABORATION ONLUS (COME) ha ottenuto l’inserimento tra gli Enti e le Associazioni no profit beneficiarie della quota sulla dichiarazione dei redditi, per cui gli osteopati possono aiutare la Fondazione, dunque la ricerca in ambito osteopatico, con la propria dichiarazione die redditi scegliendo il riquadro destinato al sostegno delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale e indicando nello spazio sotto la firma il seguente codice fiscale della Fondazione: 91128450680

Maggiori informazioni in questa pagina: https://www.comecollaboration.org/it/sostieni-la-ricerca/donazione-5xmille-irpef/