Grande successo del Convegno “Venti anni di Osteopatia con Sapienza”, recentemente tenutosi Roma a celebrazione della ventennale collaborazione tra la Scuola di osteopatia Chinesis IFOP e la Sapienza Università di Roma.

Il Convegno è stato fregiato del Patrocinio della Sapienza Università di Roma e dell’Università di Sassari: con entrambe queste Università La Scuola Chinesis IFOP collabora ormai da anni svolgendo attività didattica e di ricerca.
Presidenti del Convegno illustri Professori universitari: Prof. Francesco Fattapposta, Prof. Edoardo Monaco, Prof. Alessio Pirino.
Coordinatore scientifico del Convegno il Prof. Fabio Scoppa, Direttore della Scuola Chinesis IFOP.

Le due giornate hanno visto illustri professionisti Medici e Osteopati presentare nuove ricerche e iniziative che legano al meglio la professione medica con quella osteopatica, sottolineando quanto sia importante una sinergia per una reale osteopatia integrata.
Tanti gli argomenti affrontati annessi e connessi alla professione osteopatica, spaziando dagli approcci clinici e chirurgici in ambito specialistico fino alla medicina quantistica e alla nanotecnologia.

Si è parlato del fondamentale rapporto fra Medicina ed Osteopatia in chirurgia vertebrale: il Prof. Giuseppe Costanzo, Professore Ordinario di Ortopedia e Past President della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale, ha sottolineato come sia possibile approcciare il paziente in campo preventivo attraverso l’osteopatia per tentare di evitare o posticipare la terapia chirurgica.
Si è passati poi alle relazioni sulle metodiche di valutazione clinica e alla diagnosi differenziale, in campo ortopedico clinico e chirurgico, di articolazioni quali spalla e ginocchio da parte del Prof. Claudio Ascani e del Prof. Edoardo Monaco, affrontando anche il tema delle metodiche di chirurgia innovativa.
Il Prof. Marco Mastantuono, a seguire, ha dato una visione ampia e altamente dettagliata di come l’Imaging radiologico possa aiutare ed orientare l’atto manipolativo osteopatico.
Il Prof. Francesco Fattapposta ha poi presentato una relazione sui concetti di integrazione sensori-motoria riconducibili all’approccio osteopatico che permettono di identificare una visione totalmente scientifica, di ordine neurologico, degli effetti del tocco osteopatico.
Il Convegno è proseguito con la relazione sull’approccio integrato al dolore pelvico scrotale del Prof. Giorgio Franco, Professore Ordinario di Urologia, che ha sottolineato in modo convinto la proficua attività clinica didattica della Scuola Chinesis IFOP svolta presso il Dipartimento di Urologia della Sapienza Università di Roma.



Il Prof. Francesco Corvese, Docente di Storia della Medicina, ha ripercorso il sentiero della storia delle Terapie Manuali dalle origini ad A.T. Still, fino ai giorni nostri.
Il Prof. Fabio Scoppa ha dato una visione d’insieme alla Sintesi clinica osteopatica, imperniando il proprio discorso sui concetti di complessità e di salutogenesi.

La Dott.ssa Gina Barlafante, Presidentessa dell’AISO (Associazione Italiana Scuole di Osteopatia) ha relazionato sull’importanza della ricerca clinica in campo osteopatico, presentando gli sviluppi della ricerca osteopatica negli ultimi anni.

Come sempre di spicco è stato l’intervento di Jean Pierre Meersseman, DC, unanimamente considerato uno dei maggiori interpreti della chiropratica e della chinesiologia applicata in Italia e nel mondo, il quale ha condotto una dimostrazione pratica in cui ha mostrato come possa essere coesa ed efficace l’integrazione della chinesiologia applicata con l’approccio osteopatico.
Durante la seconda giornata del Convegno si è assistito ad altri interventi unici nel loro genere, come quello del Prof. Piergiorgio Spaggiari, illustre medico e fisico, che è riuscito ad accostare concetti di Medicina Quantistica alla Terapia osteopatica.
A seguire le relazioni della Dott.ssa Sabina Saccomanno e della Dott.ssa Chiara Pennacchioni in merito ai disordini temporo-mandibolari in campo ortodontico e del rapporto fisiologico fra odontoiatria, osteopatia e nanotecnologia.
Poi la relazione del Dott. Gianluca Bianco, specialista in Medicina Interna, sulla Neuromodulazione Fasciale a rimarcare la fondamentale importanza del sistema nervoso autonomo in un approccio volto alla ricerca della Salute.
Si è passati poi alla presentazione del Dott. Magnifica e del Dott. Marsocci sull’approccio integrato con osteopatia e nutrizione sul paziente diabetico.

Ampio spazio è stato dato anche a professionisti osteopati che hanno presentato interessanti concetti:
Il Dott. Stefano Polistina ha proposto un modello multidimensionale nel campo delle Neuroscienze e dell’Osteopatia craniale, superando finalmente alcuni concetti ormai un po’ troppo datati.
Stimolante e provocatorio l’intervento di Stefano Silvi, DO, che ha rimarcato importanti aspetti della professione osteopatica, dalla nascita dell’osteopatia, alla condizione pandemica, fino alla gestione della didattica osteopatica.
Importante la presentazione di Bruno Nardi, DO, riguardo il razionale dell’atto manipolativo osteopatico, le basi per un atto manipolativo sicuro ed efficace e lo studio dei suoi eventi avversi.
Brillante la relazione di Bruno Morabito, DO, ed Alberto Castellan, DO, sull’importanza dell’approccio multidisciplinare nel nuovo inquadramento della professione osteopatica, anche in vista del riconoscimento in corso.

Sono stati infine organizzati una serie di workshop pratici con un laboratorio di osteopatia integrata, in cui si è spaziato dall’integrazione fra metodiche mediche e approccio osteopatico, ad avvalorare l’importanza dell’approccio multidisciplinare, passando per la valutazione strumentale dell’atto manipolativo osteopatico attraverso i macchinari di altissima tecnologia della Sensor Medica quale Spine 3D e pedane stabilometriche e baropodometriche, concludendo con l’integrazione della Nanotecnologia nella pratica osteopatica targato Tao Patch Technologies.
Ancora un grande ringraziamento a tutti i Partecipanti che hanno gremito completamente la sala e partecipato attivamente all’evento con domande ed esperienze pratiche di lavoro, a tutti i Relatori che hanno creato in sala un clima di forte sinergia, ai Presidenti del Convegno, al Coordinatore, alla segreteria scientifica e agli organizzatori.