Premiato il ricercatore italiano Francesco Cerritelli

La ricerca scientifica in campo osteopatico e la complementarietà ed interazione tra medicina convenzionale ed Osteopatia sono i temi al centro del convegno dell’ICAOR – International Congress in Advanced Osteopathic Research – tenutosi per la prima volta in Italia, a Cinisello Balsamo (Mi) dal 28 al 30 maggio scorso. Luogo di incontro tra i rappresentanti dell’Oms sulle linee guida per la formazione in Osteopatia, il meeting ha rappresentato una grande occasione sia per rimarcare la partecipazione attiva dell’Osteopatia europea alle iniziative dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che per auspicare maggiore collaborazione con la medicina convenzionale, in un approccio multidisciplinare alla salute del cittadino.

Giunto all’ottava edizione, il congresso è stato organizzato dall’ICOM – International College of Osteopathic Medicine – e dalla BCOM – British College of Osteopathic Medicine – con il patrocinio della JAOA (Journal of the American Osteopathic) e dello IJOM (International Journal of Osteopathic Medicine) edito dalla casa editrice Elsevier, allo scopo di presentare le più importanti ricerche in campo osteopatico condotte nel mondo.
Ventuno i lavori di ricerca provenienti da 8 Paesi del mondo e presentati nella splendida cornice di villa Casati Stampa, la prestigiosa sede seicentesca dell’Icom College di Cinisello Balsamo, che ben si presta a ospitare congressisti sia italiani che stranieri. Tra i maggiori esponenti internazionali della ricerca scientifica in ambito osteopatico, l’osteopata Lisa Hodge dell’University of North Texas, il centro di ricerca osteopatico americano sostenuto, oltre che dallo Stato, anche dall’associazione osteopati americani. La manipolazione della pompa linfatica e la mobilizzazione dei mediatori infiammatori in linfa del dotto toracico e intestinale è l’oggetto della ricerca condotta da Lisa Hodge. Relatore in tutte le 8 le edizioni dell’ICAOR e alto rappresentante della ricerca osteopatica nel prestigioso Kirksville College of Osteopathic Medicine, Gary Fryer della Victoria University australiana, ha presentato uno studio sulla valutazione congiunta sulla colonna vertebrale e sacroiliaco e le modalità di trattamento all’interno della professione osteopatica inglese.
Cinque tra i lavori di ricerca discussi al congresso sono stati presentati  da ricercatori e osteopati professionisti italiani provenienti dall’ICOM e dell’AIOT Research Institute. E’ stato proprio un ricercatore dell’AIOT e dell’EBOM, Francesco Cerritelli, a vincere il prestigioso premio come ricercatore emergente con due lavori di ricerca orientati all’osservazione sull’impatto della OMT nella riduzione della durata di degenza dei neonati.
La diffusione delle ultime novità in ambito scientifico e di ricerca in Osteopatia, insieme alle prospettive di ricerca osteopatica in diversi ambiti specialistici della medicina, sono stati dunque i temi portanti del Congresso dell’ICAOR che, tra le finalità annoverate sin dalla prima edizione nell’Università di Westminister, rimarca il confronto tra osteopati e la necessità di ampliare gli orizzonti della conoscenza in osteopatia, soprattutto attraverso la collaborazione tra diverse nazioni con l’obiettivo di distribuire le risorse scientifiche, metodologiche ed economiche.
Il prossimo appuntamento con l’ICAOR sarà in Inghilterra.