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Storia dell’Osteopatia in Italia

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La conoscenza e la diffusione della filosofia osteopatica in Italia sono direttamente collegati alla radicata tradizione osteopatica presente in Francia fin dall’inizio del secolo scorso e che nei primi anni ottanta ha valicato i suoi confini per giungere nel nostro Paese.

Di seguito cercheremo di spiegare la storia dell’Osteopatia in Italia nelle sue tappe principali.

Alain Bernard-Roma

Nel 1979 fu il primo osteopata ad arrivare in Italia. Allora era solo un giovane fisioterapista, con specializzazione in fisioterapia dello sport e un diploma in osteopatia alla prestigiosa scuola inglese di Osteopatia di Maidstone.

Nel 1981 cominciò i primi corsi di osteopatia nel suo studio che si trovava a Roma, in via Savoia, a cui aderirono 12 allievi per tre anni, fino a che Bernard decise di smettere poiché si rese conto che da solo non poteva riuscire ad impartire un insegnamento completo. Suggerì quindi a chi fosse interessato ad iscriversi alla scuola di Maidstone in Inghilterra.

A.I.O. Ancona – I.I.O. Milano

E’ il dicembre dell’82 quando si avvia per la prima volta ad Ancona il primo anno di corso in osteopatia promosso dal belga Eddy Deforest, direttore della neonata Associazione Italiana di Osteopatia (AIO). Tra i soci fondatori dell’AIO ricordiamo anche il pediatra Tarola Manfredo, Paolo Castagna,  all’epoca insegnante di educazione fisica, D. Del Cane, Nando Odorisio, specializzato in Radiologia ed il fisioterapista Pasquale D’Antonio.
Come spiega Eddy Deforest in un articolo dal titolo Una vita nell’osteopatia: Eddy Deforest – La prima scuola di osteopatia in Italia pubblicato sul sito www.osteopatica.it, è proprio questo gruppo a dare il via nel 1982 alla prima scuola di osteopatia italiana: Associazione Italiana di Osteopatia (A.I.O.). “L’anno successivo divenne l’Istituto Italiano di Osteopatia (attuale I.I.O. di Milano). Questa scuola inizia la sua attività nel settembre del lontano 1983 presso una sede universitaria nella città di Ancona, con l’aiuto del Dr Sciaretta,  medico agopuntore; la scuola si sarebbe trasferita a Milano definitivamente 2 anni dopo. Il primo corso iniziava con una decina di studenti, tra cui Fabrizio Cingolani”.

Malgrado le scarse risorse economiche, parteciparono ad un seminario della scuola R. Godefroid (uno dei maestri di Eddy Deforest) direttore dell’IWGS Parigi e Leopold Busquet che collaborò per i successivi 3 anni

Tra le altre collaborazioni di prestigiosi docenti francesi e inglesi ricordiamo anche Francis Peyralade, René Brien, Didier Le Floch, Pierre Tricot, Roger Caporossi e Clive Standen.
La prima classe era composta da dodici iscritti tra cui Fulvio De Panfilis e Felice Pizzolorusso.

Vincenzo Cozzolino e Paola Sciomachen hanno invece conseguito il D.O. con la terza promozione.



Il secondo anno di corso dell’AIO si spostò da Ancona a Pescara, e nel terzo anno accademico 84/85 vennero aperte due sedi: Roma e Milano. La sede romana venne presto soppressa e l’unica attiva e definitiva rimase quella lombarda, che negli anni 88/89 cambiò nome e assetto, diventando Istituto Italiano di Osteopatia (IIO).
Nel 1987 vennero rilasciati in Italia i primi Certificates of Osteopathic Medicine (C.O.), nel 1990 i primi Diplomi di Osteopatia (D.O.)

I primi diplomati a Milano: D’Antonio, Castagna, Del Cane, Tarola hanno fatto un corso serale con Deforest. I primi a finire il corso completo di osteopatia, invece, sono stati: Di Mattia, Pizzoluorusso e Barlafante.

 

L’esistenza di questi due diversi titoli, che attualmente hanno lasciato il posto all’unica qualifica riconosciuta ossia il D.O., fu determinata dal fatto che inizialmente l’associazione aderiva alle regole accademiche francesi e belghe, secondo le quali occorrevano seguire 5 anni di corso per ricevere il C.O (Certificate of Osteopathic Medicine), oppure si poteva scegliere di proseguire frequentando circa sei post-graduate, discutere una tesi finale e ricevere il titolo di D.O.
Attualmente invece gli standard formativi, e quindi il profilo scientifico e professionale degli osteopati italiani sono definiti e monitorati dal ROI – CSdO che, in linea con le indicazioni europee, fornisce un preciso regolamento didattico per le scuole di osteopatia.

Il ROI è stato fondato da Eddy Deforest e da Pasquale D’Antonio nel 1989 presso un notaio di Chieti. Lo stesso Eddy Deforest è stato il primo presidente del ROI per 2 anni, a cui è seguito Pasquale D’Antonio per altri 2 o 3 anni. Alla presidenza di D’Antonio è seguita quella di Edoardo Rossi.

UNC – CERDO Roma

Un ulteriore punto di diffusione della disciplina osteopatica in Italia è stato Roma nel 1983.
Qui è stato organizzato il primo corso di Osteopatia promosso dall’UNC, l’Unione Nazionale Chinesiologi, all’epoca presieduta da Giuseppe Gussoni che è stato Presidente dell’UNC dal 1979 al 1985.

Giuseppe Gussoni in realtà è stato il precursore dell’Osteopatia in Italia sin dal 1960. L’idea di pensare ad un progetto osteopatico era molto forte già nel 1957, quando passava molto tempo in Francia, a Lione, dove frequentava la clinica di P. Stagnara, un chirurgo che si occupava di scoliosi che credeva fermamente nella chinesiterapia. Fu proprio a Lione che Giuseppe Gussoni ha conosciuto diversi osteopati, fra cui Guyer, iniziando a seguire il suo “istinto osteopatico” – come lui stesso ha dichiarato – alimentato da numerose letture di osteopatia.

In Italia, a Parma, Gussoni riversava le sue conoscenze all’interno del gruppo UNC, l’Unione Nazionale Chinesiologi “un gruppo estremamente attivo – ha detto lo stesso Gussoni – partito dalle conoscenze di Lione, i cui aderenti si incontravano una volta a settimana per sviscerare un argomento; si facevano i corsi di connettivale, riflessiologia del piede ecc…”.

Da quel momento il gruppo decise di partire con una vera e propria scuola di osteopatia, pertanto si propose Gianluigi Bonaria che, iscritto all’UNC, propose due insegnanti francesi. Nel 1983 partì dunque il primo corso di osteopatia nella Domus Mariae di Roma.
Solo alla fine dell’anno, però, si scoprì che i due docenti erano degli studenti al 3° anno presso l’A.T. Still Academy nella sede di Marsiglia (che nel 1984 staccandosi da Lione, divenne C.O.P. di Marsiglia), nonché colleghi di Bonaria.

La prima classe di partecipanti al corso, quindi “vittime” ignare della truffa, era formata da circa 35 iscritti tra cui Mario Craviotto, Giuseppe Gussoni, Fausto Le Piane, Manuela Menegaldo, Bruno Perlo, Alessandro Rapisarda, Gianni Romersa, Francesco Praticò, Remo Nave, Rocco Palermo, Marina Poli, Eduardo Rossi, Gianluca Caretta e Stefano Peirone.

Quando gli studenti si accorsero dell’inganno, smascherando la truffa e i finti docenti, comunicarono l’accaduto a Michel Coquillat, direttore della sede C.O.P. “Collège Ostéopathique de Provence” di Marsiglia che,  una volta a conoscenza del fatto, allontanò Bonaria dalla scuola.

Nell’anno accademico successivo, 1984/85, Coquillat organizzò a Roma il primo anno di corso ufficiale di osteopatia e, come egli stesso ci ha confermato, gli insegnamenti seguivano i criteri imposti dalla ”Collégiale Academique” poiché l’obiettivo era proprio quello di impostare una formazione simile a quella francese.
Quando la scuola ripartì si formarono due gruppi, poiché Coquillat lasciò agli iscritti la possibilità di ripartire dal primo anno oppure di proseguire il secondo. Solo l’anno successivo il gruppo si uniformò poiché coloro che proseguirono con il secondo anno furono bocciati, tranne Gianni Romersa. Arrivarono alla fine del quinto anno solo una decina di iscritti.
Con Coquillat arrivarono a Roma come insegnanti, anche Jan Gay, Gaëlle Lamarque, Michael Gillet, Alain Jourcin, Jean Pierre Hyspa e Maurice Audouard.

Nel 1990 si verifica un cambiamento delle strutture estere del C.O.P ed in Italia il CERDO sostituisce il C.O.P. Si crearono come conseguenze delle fratture all’interno del primo gruppo di lavoro. Gay Jean non fece più parte della direzione della scuola italiana, che fu mantenuta solo da Maurice Audouard, che richiamò lo stesso Gay qualche anno dopo creando una nuova società con due sedi, Roma e Milano.

I primi diplomati CERDO di Roma nel 90/91 furono Alessandro Rapisarda, Eduardo Rossi, Gianni Romersa e Bruno Perlo. E gli esami furono sostenuti alla presenza dell’allora presidente de ROF, di Pasquale d’Antonio, e Bozzetto.

 

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