Neonati prematuri e osteopatia: Ne-O Project compie passi da gigante, nasce RAISE
Nasce RAISE – Research and Assistance for Infants to Support Experience, il nuovo progetto della Fondazione C.O.ME. Collaboration ONLUS, con cui si intende promuovere la salute del bambino attraverso un approccio terapeutico multidisciplinare, che comprende anche il trattamento manipolativo osteopatico.
Così Ne-O Project fa un ulteriore salto di qualità e dopo soli 4 anni dall’avvio del progetto per prematuri coordinato dall’osteopata Andrea Manzotti e presente in oltre 20 reparti di neonatologia, il team giunge a una importante conclusione: il bambino non può essere seguito solo all’interno delle neonatologie, perché una parte consistente del lavoro di recupero viene svolta fuori dall’ospedale. È da questa necessità che nasce il progetto orientato alla multidisciplinarietà di approccio terapeutico dei prematuri “The Raise”, attualmente adottato da ben 13 ospedali italiani pubblici e privati, che garantiscono la possibilità del trattamento multidisciplinare RAISE e che vedono collaborare insieme neonatologi, osteopati, fisioterapisti, psicologi, infermieri, famiglie.
«L’idea originale del trattamento dei prematuri si evolve. Io e Andrea Manzotti – ha commentato l’osteopata Francesco Cerritelli – abbiamo pensato alla necessità estendere il progetto anche oltre l’ospedalizzazione, in armonia con le attività sulla disabilità di “Come for Children” progetto ispirato a princìpi di solidarietà ed utilità sociale presente in Italia attraverso l’organizzazione di giornate-evento . L’obiettivo è dunque sostenere, seguire e aiutare al meglio i bambini con più difficoltà, che si tratti di prematuri o diversamente abili, pensando a tutte le differenziazioni possibili».
Tutto nasce dall’osservazione di cosa accade una volta dimessi, quando questi bimbi sembrano, purtroppo, abbandonati a se stessi. Sorgono numerosi ostacoli nella gestione delle necessità del bambino, soprattutto se è, appunto, pre-termine o ha disabilità: «non basta essere parte del trattamento osteopatico post-dimissione. Bisogna anche creare e strutturare un team multidisciplinare sul territorio che possa fare da supporto, a tutto tondo, alle famiglie. Motivo per il quale si darà vita a centri operativi sul territorio» ha sottolineato.
Questo il senso del progetto “The Raise” che comprende osteopati e altri professionisti, come ad esempio psicologi e neuropsichiatri infantili, «figure-chiave nel seguire, aiutare e monitorare lo sviluppo del bambino in tutte le sue tappe evolutive, con particolare focus su coloro che hanno problemi più rilevanti», conclude Andrea Manzotti.
Il progetto abbraccia inoltre la ricerca per produrre robuste evidenze scientifiche sull’effetto del trattamento manipolativo osteopatico su piccoli pazienti. È da queste premesse e dalle diverse esperienze cliniche nell’ambito della neonatologia che Ne-O Project si evolve estendendosi dall’esperienza intra-ospedaliera a quella extra-ospedaliera.
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