“La PNEI e le Discipline Corporee” è la naturale prosecuzione del libro “La PNEI e il Sistema Miofasciale”. Mentre il primo libro è nato da una revisione della letteratura scientifica sul tessuto connettivo e sui suoi legami con il resto dell’organismo al fine di fornire agli operatori sanitari e della salute, ma non solo, un quadro il più completo possibile della fisiologia della fascia e del razionale di azione delle tecniche manuali e delle discipline corporee, questo secondo libro vuole avere un taglio più clinico.
Non a caso, come autori, ci siamo avvalsi della collaborazione di tutta la Commissione Nazionale di Ricerca sulle Discipline Corporee della SIPNEI (DisCo-SIPNEI), che ringraziamo calorosamente, in modo che ogni capitolo fosse scritto da uno o più esperti che potessero presentare la storia, la filosofia e l’evidenza sperimentale di specifiche discipline corporee. Questo libro si pone infatti come obiettivo l’essere un punto di riferimento clinico per coloro che praticano le discipline corporee qui presentate, e non solo.
I primi 4 capitoli del libro fungono da preambolo per definire al meglio il paradigma scientifico entro cui va inquadrato tutto il libro: si tratta del paradigma sistemico della complessità, concretizzato nella disciplina della PNEI che sottolinea e valorizza tutte le interazioni che esistono fra psiche, corpo ed ambiente, così da avere una visione a 360° in cui tutti i professionisti della cura possano riconoscersi, dialogare ed interagire in maniera veramente interdisciplinare.
A tal proposito, il primo capitolo, scritto da Francesco Bottaccioli, fondatore della SIPNEI, mostra il paragone epistemologico fra la PNEI e altri paradigmi, riduzionisti e sistemici, oggi presenti in ambito scientifico-medico, evidenziando come la PNEI sia l’unica che considera ogni aspetto della persona umana (a differenza di paradigmi che dimenticano la psiche) scientificamente fondato su solidi studi (a differenza di paradigmi la cui scienza di base è molto fragile, se non inesistente), e che proprio per questa ragione può fornire un’importante contributo alla gestione delle patologie croniche, per cui i farmaci spesso non risultano così efficaci come sperato.
Dopo questa introduzione sulla metodologia della scienza, i capitoli 2 e 3 fanno un po’ da riassunto del precedente libro: il secondo capitolo (organizzato dall’osteopata e coordinatore della Commissione DisCo-SIPNEI Nicola Barsotti) riprende le caratteristiche anatomiche ed istologiche della fascia e ne mostra i legami fisiologici coni sistemi nervoso, immunitario ed endocrino, oltre che con la psiche. Vengono mostrate le influenze della reazione di stress sulla fascia e si introduce la branca della meccano-biologia, per cui stimoli meccanici (tensioni, pressioni, etc.) vengono tradotti in cascate biochimiche cellulari ed epigenetiche (cambia la trascrizione di molteplici geni legati alla crescita e alla differenziazione cellulare, così come alla produzione e secrezione di neuro-trasmettitori, ormoni e citochine).
Il capitolo 3 (il cui autore è Marco Chiera, filosofo e naturopata) riprende con maggior precisione i meccanismi PNEI alla base del funzionamento e degli effetti delle discipline corporee, focalizzandosi anche sull’importanza di educare i pazienti alla reale neurofisiologia del dolore per aumentare l’efficacia di ogni tipo di intervento, fisico o psicologico che sia, tramite conoscenza e consapevolezza di sé stessi e dell’organismo. Il tutto anticipato dalla descrizione dello stato attuale della ricerca e dell’uso delle discipline corporee, descrizione in cui se ne evidenziano punti di forza e di debolezza, e seguito da un’analisi delle discipline corporee “energetiche”, mostrandone i limiti teorici e pratici e proponendo una loro utilità sulla base della consapevolezza corporea e della relazione terapeutica.
Il quarto capitolo ha invece come tema il tocco, strumento fondamentale di ogni terapeuta manuale e fattore vitale per ogni essere umano in quanto animale sociale che necessita del contatto per vivere, ed è stato scritto da Francesco Cerritelli e Giandomenico D’Alessandro (membri C.O.ME. e già famosi per svariati articoli pubblicati negli ultimi anni in tema di osteopatia e tocco). Vengono descritti i due tipi principali di tocco, ossia quello discriminativo e quello affettivo, per poi entrare nel dettaglio del tocco affettivo e dei suoi legami con il processo, oggi sempre più al centro dell’attenzione della ricerca neuroscientifica e non solo, dell’interocezione. L’interocezione ci permette infatti di integrare tutte le informazioni derivanti dal corpo, dalla psiche e dall’ambiente al fine di dare significato a quanto stiamo vivendo e di rispondere al meglio alle richieste ambientali o interne, distribuendo al meglio le energie a nostra disposizione. Per questo motivo viene mostrata l’importanza dell’interocezione nella pratica clinica e viene sottolineato come un terapeuta, che porti particolare attenzione a come i suoi pazienti vivano la propria interocezione, possa essere un importante valore aggiunto nella terapia.
Su questa forte base introduttiva, i restanti 9 capitoli presentano la storia, la filosofia e le più recenti evidenze scientifiche di svariate discipline corporee, ricordandoci che ogni capitolo è trattato da uno o più autori esperti del settore.
Nello specifico, le discipline con i relativi autori sono:
- osteopatia – Diego Lanaro, osteopata e biologo sanitario, e Silvia Clara Tuscano, membro C.O.ME. e traduttrice per l’Italia di molti libri sull’osteopatia;
- medicina cinese, intesa come Moxibustione, Qigong, Tuina – Chiara Cusa, medico chirurgo specialista in medicina interna e diplomata in agopuntura e farmacoterapia cinese;
- agopuntura – Franco Cracolici, medico chirurgo agopuntore, Tutor presso l’Ospedale di Medicina Integrata (Firenze, Manciano, Grosseto);
- Taijiquan – Flavio Daniele, maestro di arti marziali cinesi e discipline per lo sviluppo mentale ed energetico e fondatore della Nei Dan School, e Diego Lanaro, questa volta in veste di istruttore di Taiji;
- Shiatsu – Andrea Mascaro, operatore e insegnate Shiatsu e membro del direttivo nazionale della FISIeo;
- movimento fisico e Biodanza – Sara Massone, biologa esperta in nutrizione intuitiva, psicobiologia del comportamento e tecniche corporee, e Paolo Campi, immunologo psicoterapeuta ed operatore di Biodanza;
- psicoterapia corporea – Alessandro Bianchi, psicoterapeuta presidente dell’Istituto di Psicologia Funzionale di Firenze, e Fabio Sinibaldi, psicologo-psicoterapeuta, esperto in neuroscienze ed evoluzionismo;
- cimenti in acque algide – Roberto Giuria, medico chirurgo odontomastologo ideatore della Settimana Blu di Savona e della Giornata Criomare di Genova, Erika Luzzo, infermiera, psicomotricista funzionale e tecnico di Triathlon, e Ilaria Demori, biologa con PhD in Scienze Fisiologiche e ricercatrice universitaria presso l’Università di Genova;
- meditazione e yoga – Anna Giulia Bottaccioli, medico chirurgo specialista in medicina interna e docente nei corsi SIMAISS e SIPNEI;
- medicina narrativa – Marisa Del Ben, fisioterapista e formatrice in medicina narrativa, fondamentale approccio per aiutare le persone ad esprimere il proprio vissuto, emotivo ma soprattutto, nel nostro caso, corporeo.