l’Osteopathic International Alliance (OIA) è tra i 214 “attori non statali” in relazioni ufficiali con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), come già anticipato dal presidente Charles Hunt nel corso del 3° Congresso Nazionale ROI sul ruolo dell’osteopatia nel sistema interprofessionale per la salute del cittadino.
Qui la lista degli attori non statali in relazioni ufficiali con l’OMS stilata a gennaio 2018.
Questo è stato deciso nell’ambito della 142esima sessione del consiglio esecutivo dell’OMS tenuto a gennaio scorso in Svizzera, dando così l’opportunità a questa importante organizzazione osteopatica mondiale, promotrice del progresso e l’unità dell’osteopatia a livello globale, di partecipare alle sessioni degli organi direttivi dell’OMS.
È questo il privilegio degli attori non statali nelle relazioni ufficiali con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che possono essere invitati dal Presidente ad esprimere una dichiarazione o anche di presentarla prima del dibattito, affinché la Segreteria possa pubblicarla su un sito web dedicato, consentendo loro di far conoscere le proprie opinioni.
Quello dei “rapporti ufficiali” è un privilegio che il Comitato esecutivo OMS concede ad organizzazioni non governative, associazioni imprenditoriali internazionali e fondazioni filantropiche che dimostrano un impegno costante e sistematico nell’interesse dell’Organizzazione e le cui attività e relativi scopi contribuiscano in modo significativo al progresso della salute pubblica, in conformità con lo spirito e princìpi dell’OMS.
L’Osteopathic International Alliance (OIA), l’associazione più rappresentativa degli osteopati nel mondo di cui anche il ROI è “Partner Member” insieme ad oltre 70 organizzazioni di 30 Paesi sparsi per il mondo, si dichiara molto fiera di questa concessione attraverso le parole del suo presidente Charles Hunt, DO (UK), sul sito ufficiale dell’associazione.
«La collaborazione con l’OMS ci consente di elevare ancora di più la professione osteopatica globale – afferma infatti il presidente OIA – e di rappresentare la nostra comunità di osteopati e medici osteopati nel mondo della salute. La designazione di “partner ufficiale” – chiosa Hunt – conferisce ulteriore importanza ai nostri sforzi volti a sensibilizzare i decisori e le autorità di regolamentazione nei singoli paesi».