È una osteopata la protagonista de Il Colore nascosto delle cose, il film di Silvio Soldini con Valeria Golino e Adriano Giannini protagonisti, che sarà presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2017, in programma dal 30 agosto al 9 settembre.

L’osteopata è Emma (Golino) e gira per la città col suo bastone bianco, autonoma e decisa. Ha perso la vista a sedici anni, senza però lasciare che la sua vita precipitasse nel buio. O meglio, l’ha riacchiappata al volo, ha fatto a pugni con il suo handicap e l’ha  accettato con la consapevolezza che ogni giorno è una battaglia.

Forse per questo ha scelto l’osteopatia come professione, perché la cecità non è un limite in questa disciplina, che anzi fa del tatto un elemento centrale del processo diagnostico e terapeutico; laddove il “tocco” e la manipolazione del corpo attraverso l’unico strumento a servizio dell’osteopata, le mani, serve a stimolare le capacità di auto-guarigione che il nostro organismo già possiede.

Il film, realizzato in coproduzione Italo-Svizzera, è la storia di Emma e Teo (Giannini), un uomo in fuga dal suo passato ma attaccato al suo lavoro di “creativo” per un’agenzia pubblicitaria che lo assorbe completamente: tablet e cellulari lo tengono in perenne e compulsiva connessione con il mondo.



La “distrazione” che i due si concederanno farà si che dopo niente sarà più come prima.

Il film, decimo lungometraggio del regista Soldini, vede nel nel cast oltre alle due stelle del nostro cinema, anche Arianna Scommegna, Laura Adriani, Anna Ferzetti, Andrea Pennacchi, Beniamino Marcone e Mattia Sbragia.

“Il colore nascosto delle cose” sarà dunque nelle nostre sale a partire dal prossimo 8 settembre.

Qui in redazione siamo molto curiosi di vedere in che modo l’osteopatia viene rappresentata, e voi? Appuntamento al cinema!