Si celebra oggi la Giornata europea sull’uso consapevole degli antibiotici. Organizzata a livello europeo dall’Ecdc per il 9° anno consecutivo, a livello globale l’iniziativa – sostenuta congiuntamente da Oms, Fao e Oie – si svolge nell’arco di un’intera settimana (14-20 novembre), sotto il nome di World Antibiotic Awareness Week. Slogan della manifestazione europea che si tiene oggi a Bruxelles è “Il futuro è adesso”, con l’obiettivo di smuovere ancora una volta le coscienze ad una maggiore consapevolezza sul rischio per la salute legato all’uso inopportuno di antibiotici, che negli anni ha portato ad una preoccupante resistenza agli stessi, compromettendo di fatto l’efficacia di questi farmaci importantissimi in caso di infezioni batteriche.

“Un sesto della popolazione europea non sa che gli antibiotici perdono efficacia se usati in modo improprio”, si legge sul sito ufficiale Ecdc, e l’Italia si conferma tra i paesi europei con la più alta resistenza agli antibiotici, soprattutto negli Enterobatteri, come stabilito già a gennaio dell’anno scorso dalla sorveglianza dell’antibiotico-resistenza dell’Istituto superiore di sanità (Ar-Iss) coordinata dal Cnesps (Paolo D’Ancona) e dal Mipi (Annalisa Pantosti). La sorveglianza ha confermato, inoltre, che i livelli di resistenza sono più alti al Centro e al Sud rispetto al Nord Italia, dato strettamente in relazione con il maggior consumo di antibiotici registrato in queste aree geografiche.

Il 40% degli europei crede erroneamente che gli antibiotici siano efficaci nel combattere raffreddore e influenza” – è il messaggio veicolato nella nuova campagna europea contro la resistenza agli antibiotici, che altro non è che la capacità dei batteri di contrastare l’azione di uno o più antibiotici. Questi farmaci fanno sì che i microrganismi patogeni si adattino e si trasformino in modo che non possano più essere “aggrediti” dagli antibiotici. È questo processo che inibisce dunque la loro efficacia nel contrastare le infezioni batteriche; il loro utilizzo in modo improprio prolungato nel tempo facilita la trasformazione dei batteri che quindi inizieranno a resistere agli antibiotici.

Va ricordato inoltre che la resistenza agli antibiotici si diffonde anche a partire dagli allevamenti in cui gli animali trattati con antibiotici possono veicolare batteri ad essi resistenti; gli ortaggi possono essere contaminati da batteri resistenti ad antibiotici, che dunque possono diffondersi all’uomo attraverso il cibo.



Come abbiamo più volte rimarcato affrontando il tema dell’antibiotico-resistenza, questo farmaco è essenziale e prezioso nel trattamento delle nelle infezioni batteriche ma del tutto inutile nelle patologie causate da virus che sono frequenti tra i bambini: in casi di raffreddore, di febbri di tipo influenzale, di bronchioliti, e nella maggior parte delle otiti e delle tonsilliti, comprese quelle associate a febbre molto alta con dolore alla deglutizione e ingrossamento delle linfoghiandole del collo, gli antibiotici non sono indicati. Non curano l’infezione, non riducono i sintomi, non abbreviano il decorso, non servono a far star meglio il bambino, e non sono utili nemmeno a prevenire le complicanze. Usandoli invece in maniera inopportuna si alimenta la “resistenza” batterica: i batteri cioè “imparano” a difendersi dagli antibiotici utilizzando la strategia evolutiva propria delle specie viventi che li mette in grado di trovare vie di fuga dalla loro azione.

Al netto dell’importanza di molti farmaci che possono salvare la vita, dal punto di vista osteopatico, orientato alla ricerca della causa della malattia e perciò del tutto avulso all’utilizzo della “chimica” per curare il sintomo della stessa, è importante “localizzare con precisione e identificare la causa del problema per rimuoverla, cercando di ripristinare il normale movimento della macchina della vita”.

L’Osteopatia lavora sul potenziamento della salute e quindi, in un’ottica olistica, sull’incremento dei batteri buoni per il benessere generale della persona. Questi agiscono infatti lungo un ideale asse intestino-cervello come barriera contro i microrganismi patogeni e regolano l’assorbimento dei nutrienti, la produzione di energia e lo sviluppo del sistema immunitario. Per questo il microbiota intestinale è tanto importante per la salute a bisogna preservarlo. Per scoprire come leggi l’articolo che spiega perché il microbiota intestinale è importante per la salute.

Di questo e di molti altri argomenti legati alla salute a partire dal buon funzionamento dell’intestino, si parlerà durante la “conferenza buffa” di e con Massimo Valente “Chi è causa del suo mal pianga sul…” che si terrà al Teatro Zelig di Milano il 29 gennaio 2017. Tutte le info in questa pagina.

Molte informazioni, dati, infografiche e materiali utili sono nel sito in italiano della Giornata europea degli antibiotici.