Si è tenuto ieri nella prestigiosa sede del Parlamento Europeo di Bruxelles il varo ufficiale della norma CEN sull’Osteopatia organizzato da EFO e FORE, alla presenza di tutti i membri del Forum for Osteopathic Regulation in Europe, dell’European Federation of Osteopath (EFO), di alcuni membri dell’OSEAN e dell’EROP, oltre che di alcuni parlamentari europei. Presenti tra i delegati italiani il presidente e referente internazionale del ROI, Paola Sciomachen e Marco Petracca, ed alcuni rappresentati del FeSIOs.
Finalizzata alla condivisione unanime in Europa dei principi che identificano l’osteopatia, dalla sua definizione e pratica clinica, all’istruzione, formazione e deontologia professionale, “la norma CEN – scrive il ROI nella sua pagina facebook – sancisce ufficialmente il cammino intrapreso dagli osteopati europei con un percorso comune che garantisce standard omogenei di qualità nella formazione e nell’erogazione dei servizi”.
L’evento lancio di ieri, così come più volte definito nel corso dell’incontro in sede parlamentare, si è svolto in due presentazioni: la prima ad opera del presidente del Forum for Osteopathic Regulation in Europe, Gert Jan Goede, che ha illustrato alla platea gli aspetti della norma CEN; l’altra a cura di James Booth, osteopata al Centro Medico Queens di Nottingham che ha presentato i risultati dei suoi 3 lavori che il suo gruppo ha pubblicato su riviste ad alto impatto come l’European Spine Journal.
L’incontro ha visto la numerosa platea dibattere in una sessione di confronto sul futuro della norma, sulle varie proposte riguardo il prossimo aggiornamento della stessa, “che non è un documento monolitico – ci spiega Marco Petracca – ma andrà aggiornato, modificato, integrato”.
“One voice” è stata invece la richiesta ridondante più volte espressa dai parlamentari europei presenti, fermamente convinti della necessità di unire le voci appunto, di puntare ad un accordo nei vari paesi membri per standardizzare la pratica anche cercando il sostegno di testimonial pubblici, per esempio del mondo dello sport, per sostenere la causa osteopatica.
Pur non prevalendo sulle legislazioni dei singoli paesi membri, la norma CEN è di fatto il primo documento paneuropeo sull’Osteopatia frutto di 4 anni di lavoro integrato che ha raggiunto un consenso unanime sull’omologazione degli standard qualitativi osteopatici, auspicando anche la formazione continua degli osteopati professionisti in conformità alle norme e alle leggi vigenti nei vari paesi.
Focus della norma è infatti – oltre allo stabilire il percorso di studi necessario a diventare osteopati – quello di mantenere e sviluppare le conoscenze e le competenze relative al trattamento ed alla scienza dell’osteopatia mediante lo sviluppo professionale continuo finalizzato a migliorare ed ampliare la conoscenza e le competenze degli osteopati che hanno completato il ciclo di studi.
Strumento di grande utilità soprattutto in paesi che come l’Italia non godono di un riconoscimento ufficiale dell’osteopatia come professione sanitaria, la norma CEN sancisce di fatto l’importanza di una corretta regolamentazione delle professioni il cui obiettivo è la salute e la sicurezza dei pazienti in una realtà – come quella europea – caratterizzata da un numero crescente di professionisti osteopati in tutti i paesi a fronte di un’utenza sempre più importante.
Insomma NULLA DI NUOVO!
Bravissimi!
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