Guardate il cranio che avete sulla scrivania o qualsiasi modello di cranio esistente sul mercato. Per facilitarvi potete visitare il più grosso sito in Italia di modelli anatomici www.tuttoanatomia.it e vi renderete conto che tutti i 49 crani presenti sul mercato italiano presentano un’occlusione testa a testa. Com’è possibile allora che tutte le persone che noi conosciamo, noi compresi, abbiano l’occlusione in prima classe? Chi si è sbagliato? Com’è possibile che tutti i dentisti ed ortodonzisti puntino a portare l’occlusione dentaria in prima classe – comunemente definita normocclusione? – Persino la bandiera dei pirati di mio figlio raffigura un cranio con occlusione testa a testa!

Vi invito a leggere questo articolo che fa riferimento a ricerche antropologiche sui denti, ossia la porzione dello scheletro che meglio resiste al tempo, che hanno rivelato come tutti i crani nella storia dell’umanità, almeno sino al 1600 in Occidente ed al 1200 in Cina e Giappone, avevano una conformazione “testa a testa”. Cosa sarà mai accaduto nel passaggio da questa epoca storica ai giorni nostri, al punto da giustificare un cambiamento antropologico dell’occlusione dentale?

La risposta parrebbe essere nell’introduzione delle occidentali posate e delle bacchette orientali come utensili per tagliare il cibo, originariamente afferrato dall’azione a tenaglia degli incisivi e sminuzzato dai molari.

Questi dati sembrano dirci inequivocabilmente che sia da considerarsi “normale” l’occlusione testa a testa, anche perché non potrebbe essere plausibile un adattamento evoluzionistico in così pochi anni. Se così fosse, anche il tratto cervicale, la colonna e il sacro si adatterebbero in maniera diversa.



L’occlusione fisiologica

Questo spunto di riflessione mi è stato fornito dalla collaborazione con Domenico Fontana, uno dei riferimenti italiani della dentosofia, il cui scopo è quello di normalizzare le funzioni neurofisiologiche che, quando si normalizzano, portano il morso testa a testa. Questo processo nell’ottica della dentosofia è ottenuto attraverso l’uso degli attivatori APF a cui si possono affiancare dei rialzi su alcuni molari che rendano più veloce e piacevole l’estrusione degli stessi e che rendano altresì possibile la nuova posizione degli incisivi.

Ciò che andrebbe verificato è se la responsabilità dell’estrusione dentaria sia da imputare alla masticazione oppure all’azione da “tenaglia” degli incisivi nell’azione di afferrare e tagliare il cibo.

Un altro aspetto importantissimo è che lo sviluppo del mascellare è fondamentale perché si possano sviluppare i seni mascellari e quindi la respirazione col naso. Questo è vero anche al contrario: la respirazione nasale stimola lo sviluppo dei seni mascellari.

La domanda che voglio condividere con voi lanciando un dibattito sull’argomento è questa: qual è la condizione occlusale “normale”?

Parliamone.