In un momento di fervore politico e istituzionale come quello attuale, l’osteopatia italiana sta dimostrando non solo di crescere ed evolversi nel proprio paese, ma anche di proporsi come modello per altre realtà internazionali. Ne è un esempio il Dott. Paolo Tozzi, MSc, DO, docente della scuola di osteopatia C.R.O.M.O.N. di Roma, nominato circa un anno fa professore onorario dell’Asociación Escuela Superior de Osteopatía del Perú y Latinoamérica, con sede a Lima, a seguito della sua attività di docenza per il master in osteopatia realizzato dall’Universidad Catòlica de Santa Marìa di Arequipa, in Perù, con la quale sono poi proseguiti interscambi nell’ambito formativo sia under che post graduate.

Da allora, le relazioni con il mondo sudamericano si sono mantenute ed espanse fino ad includere ad oggi importanti rapporti di collaborazione con l’Escuela Argentina de Osteopatia (E.A.O.) di Buenos Aires, e l’Instituto Brasileiro de Osteopatia (I.B.O.) di Rio de Janeiro, presso le quali il Dott. Tozzi contribuisce regolarmente alla formazione continua del corpo docente.
Da Ottobre prossimo, infine, tali relazioni abbracceranno anche il Colegio Brasileiro de Osteopatia (C.B.O.) a Itajaì in Brazile, rinforzando ancor più il ponte di interscambio in ambito formativo e di ricerca tra due mondi osteopatici lontani geograficamente, come quello italiano e sudamericano, ma vicini nei principi e nella pratica osteopatica, come pure aperti all’integrazione e alla crescita reciproca.



Insegnare presso le scuole di osteopatia sudamericane è un esperienza di vita prima ancora che un incarico di docenza – racconta l’osteopata Paolo Tozzi –. E’un’esperienza che arricchisce per quanto ricevuto e che gratifica per quanto offerto, dove il rispetto degli studenti si mescola con una meravigliosa semplicità ed accoglienza, che rende l’insegnamento una condivisione a più livelli”.Così l’osteopata racconta questa esperienza di insegnamento in queste scuole sudamericane dove – spiega – “ho intravisto un approccio generale alla vita, al prossimo e alla sua salute, ricco di valori e attenzioni che vengono spesso trascurati in altri paesi, seppur più avanzati tecnicamente o più agevolati logisticamente. Nonostante varie difficoltà, la formazione osteopatica procede in Sudamerica ad un ottimo livello, considerato il suo recente sviluppo e i mezzi disponibili. Chiaramente, come in ogni altro paese, anche lì l’osteopatia ha i suoi problemi e difficoltà sia nell’ambito della formazione che della ricerca. Ma la passione che ho visto nelle scuole è qualcosa che accomuna ogni osteopata sulla terra e che consente alla nostra professione di crescere ed evolvere”.

E’ incoraggiante vedere come il seme di Still continui a far emergere, ancora oggi, un albero dalle radici forti e dirompenti anche negli ambienti e condizioni più ostili.