Oggi l’osteopatia compie 141 anni. “Il 22 giugno 1874 ho issato la bandiera dell’Osteopatia” scrive Andrew Taylor Still nella sua Autobiografia, segnando l’inizio della storia osteopatica nel Mondo, a partire dagli Stati Uniti d’America.
Still arriva a fissare questa data storica dopo 25 anni di studi e di ricerche in cui ha cercato di porre le basi di questa disciplina a partire da due assunti fondamentali: la centralità della conoscenza dell’anatomia e l’importanza del buon funzionamento del flusso arterioso “destinato all’irrorazione e al nutrimento di ogni nervo, legamento, muscolo, pelle, osso e dell’arteria stessa”.
… Iniziai a chiedermi: che cos’è la febbre? E’ un effetto o un’entità, come viene comunemente descritta dai testi di medicina? […] Ho concluso dopo venticinque anni di attenta osservazione e sperimentazione che malattie come la febbre, le secrezioni eccessive, la difterite, il tifo, la febbre tifoide, la febbre polmonare o qualsiasi altra febbre classificata sotto il nome di febbre o reumatismo […] non esistono. Tutti, presi separatamente o combinati, sono solo degli effetti.La causa può essere individuata e risiede, in effetti, nella limitazione o nell’eccitazione dei nervi che controllano i liquidi di una parte o dell’intero organismo. E’ ragionevole per chiunque si trovi un gradino al di sopra di un idiota e che abbia preso confidenza con l’anatomia e il suo funzionamento all’interno della macchina della vita, pensare che tutte le malattie siano meri effetti: la causa è il fatto che i nervi, in parte o totalmente, non riescono a condurre correttamente il fluido vitale”.
Dopo quasi un secolo e mezzo da quel 22 giugno 1874, l’Osteopatia è riconosciuta in molti Paesi del Mondo e in tanti altri si fa strada con determinazione e tenacia. (In questa pagina lo status dell’Osteopatia in Europa e all’estero). E’ il caso dell’Italia dove, nonostante il crescente dibattito tra i sostenitori della sua collocazione tra le professioni sanitarie e i contrari a questa possibilità, di fatto sempre più ospedali ritengono l’Osteopatia disciplina degna di essere esercitata nei propri reparti.
Quello che da anni accade nell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ne è la prova, ma sono tante le realtà italiane a consegnarci un quadro chiaro, a favore dell’Osteopatia e della sua efficacia.
Da qualche anno il portale Tuttosteopatia.it si è fatto portavoce di questa data simbolica e tante sono state le proposte lanciate da altrettanti osteopati italiani per celebrare questa giornata.
L’auspicio che vogliamo ribadire anche quest’anno è quello di poter istituire, con l’aiuto ed il sostegno dei registri ed associazioni professionali operanti in Italia, la Giornata dell’Osteopatia il 22 giugno, in cui poter dar luogo ad iniziative volontarie che pongano al centro la pratica osteopatica per il benessere delle persone.
Riportiamo di seguito una considerazione del padre fondatore A.T. STill lasciata ai posteri nella sua celebre Autobiografia:
Il 22 giugno è l’anniversario della nascita del bambino Osteopatia, figlio di cui vado giustamente fiero. E oggi, giorno in cui diventa maggiorenne, sono felice di darvi il benvenuto qui. Ogni anno che vivrò spero di incontrarvi qui e di parlarvi di progressi ancora più grandi lungo questa linea.
Speriamo anche noi di potervi parlare a lungo dei progressi dell’Osteopatia in Italia.
Sono la mamma di un osteopata!! Io so quanti sacrifici ha fatto per laurearsi mio figlio. Non in termini di studio, ma soprattutto di soldi. L'università di Milano è privata,per 5 anni ha pagato un prezzo che se non avesse lavorato, non avrebbe potuto frequentare. Lavorata e studiava di notte…Ha avuto tanti momenti di sconforto ed io come mamma soffrivo in silenzio. Ma è stato grande il mio Andrea!!! Si è laureato a pieni voti il massimo dei voti! Ama la sua professione, i suoi pazienti lo adorano! E soprattutto ci mette tutto se stesso perché ci crede! Bravo Andrea!!!
Sono la mamma di un osteopata!! Io so quanti sacrifici ha fatto per laurearsi mio figlio. Non in termini di studio, ma soprattutto di soldi. L’università di Milano è privata,per 5 anni ha pagato un prezzo che se non avesse lavorato, non avrebbe potuto frequentare. Lavorata e studiava di notte…Ha avuto tanti momenti di sconforto ed io come mamma soffrivo in silenzio. Ma è stato grande il mio Andrea!!! Si è laureato a pieni voti il massimo dei voti! Ama la sua professione, i suoi pazienti lo adorano! E soprattutto ci mette tutto se stesso perché ci crede! Bravo Andrea!!!
Sarebbe ora che venisse riconosciuta. Io la definirei "la scienza e l'arte del tatto". Chi la apprende, la approfondisce e la pratica possiede un tesoro e lo condivide. Un tesoro di valore pari a quello della conoscenza teorica
Sarebbe ora che venisse riconosciuta. Io la definirei "la scienza e l’arte del tatto". Chi la apprende, la approfondisce e la pratica possiede un tesoro e lo condivide. Un tesoro di valore pari a quello della conoscenza teorica
Sarebbe ora che venisse riconosciuta. Io la definirei "la scienza e l'arte del tatto". Chi la apprende, la approfondisce e la pratica possiede un tesoro e lo condivide. Un tesoro di valore pari a quello della conoscenza teorica
Sono la mamma di un osteopata!! Io so quanti sacrifici ha fatto per laurearsi mio figlio. Non in termini di studio, ma soprattutto di soldi. L'università di Milano è privata,per 5 anni ha pagato un prezzo che se non avesse lavorato, non avrebbe potuto frequentare. Lavorata e studiava di notte…Ha avuto tanti momenti di sconforto ed io come mamma soffrivo in silenzio. Ma è stato grande il mio Andrea!!! Si è laureato a pieni voti il massimo dei voti! Ama la sua professione, i suoi pazienti lo adorano! E soprattutto ci mette tutto se stesso perché ci crede! Bravo Andrea!!!