Nella mia esperienza portare è stato sinonimo di abbracciare, un modo di mettersi in ascolto dei miei bisogni e di quelli di Luca, il mio bambino. Abbracciarci ci ha aiutato a crescere. Quando parlo di abbraccio intendo quello vero; non quello sfiorato, quasi di cortesia. L’abbraccio che avvolge, protegge, e nel quale ci si può lasciar andare. Quello che “si respira”.

Licia Negri

Lasciati abbracciare! BABYWEARING benefici, guida pratica e istruzioni per portare il tuo bambino (edito da Mental Fitness publishing, pp. 352) è il titolo del libro scritto da Licia Negri, fondatrice di Mhug, “con lo scopo – scrive la stessa autrice nell’introduzione al testo – di far conoscere e recuperare l’abitudine, semplice e antica, di un certo modo di prendersi cura dei propri figli: tenerli più possibile vicino a voi, anche grazie all’uso di supporti portabebè”.



Suddiviso in una prima parte teorica e da una pratica il libro, attraverso una vasta e comprovata letteratura scientifica e di tante illustrazioni e puntuali sequenze fotografiche, cerca di spiegare da un lato cosa sia il babywearing (che letteralmente significa “indossare il bambino”), la sua origine ed i suoi benefici provati scientificamente, dall’altro presenta i vari tipi di supporto con esplicativi tutorial fotografici per imparare a familiarizzare con essi.

Posto che dopo la nascita lo stretto contatto madre/bambino produce effetti benefici sul nascituro riducendo il pianto, facilitando il sonno e rafforzando il legame con la mamma, Licia Negri rimarca proprio sull’importanza del “portare” il bambino per fondersi, entrare in relazione con esso “e il babywearing praticato con fascia (o marsupio che sia) – chiarisce l’autrice – è semplicemente uno strumento che facilita questo contatto, uno dei mezzi possibili, non un fine, che è invece emotivo”.

Da un punto di vista osteopatico ci piace promuovere il babywearing e il suo concetto di “portare i bambini” perché fortemente attinente con la visione olistica dell’osteopatia, che vede in questo caso il benessere psico fisico della madre e del bambino nell’accezione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui, “la salute delle madri e dei bambini è intesa non tanto come assenza di malattia, ma come stato di benessere fisico, mentale e relazionale”.

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