Si è conclusa a maggio 2014 la terza spedizione medico-socio-sanitaria nell’isola di Sal, a Capo Verde, organizzata da NOHA- Network Organization & Health Association, in collaborazione con SIMOP – Società Italiana Medicina Osteopatica Pediatrica, a cui hanno partecipato, oltre alla fisioterapista Charline Altabella e Marie Christine Ribault, assistente di spedizione, gli osteopati Simone De Medici (presidente NOHA), Federica Magnano, Fabio Gallo, Daniela Tomasetti, Alessandro Galli (fisioterapista e studente di osteopatia) – già protagonisti della spedizione 2013 – e Raffaella Sala, osteopata e presidente SIMOP.

Dopo l’esperienza dell’anno scorso, nello stesso luogo, l’iniziativa di “volontariato osteopatico” ha riscosso grande successo anche stavolta, “oltre le aspettative” ci dice l’osteopata Simone De Medici, grazie al corposo team di professionisti, tra medici, osteopati, fisioterapisti e personale sanitario che sempre più numerosi partecipano al progetto.

Il lavoro si sta strutturando per far sì che possa essere svolto con una certa continuità nelle prossime spedizioni, perciò è stato messo a punto un modulo organizzativo collaudato per garantire buoni risultati operativi: “lo screening nelle scuole – assicura De Medici sta permettendo di effettuare un censimento e sistematizzare il lavoro dei volontari che proseguiranno le attività nelle spedizioni successive, a cui parteciperanno alcuni componenti della prima e seconda spedizione, più altri osteopati medici tra cui un’ecografista che farà un corso di ecografia ai medici locali”.

Circa mille, tra bambini e adulti, sono i pazienti sottoposti a trattamenti osteopatici e fisioterapici sia ricoverati in ospedale che nelle comunità, dove sono stati organizzati anche dei corsi per gestanti e psicomotricità infantile.



“Sono veramente fiero ed entusiasta del gruppo di lavoro che si crea durante le spedizioni – racconta l’osteopata protagonista di questa missione – la giornata lavorativa impone ritmi serrati, ma la sera abbiamo modo di trascorrere bellissime ore insieme, confrontandoci sia dal punto di vista personale che professionale; è bello vedere infatti come in questo contesto i medici, osteopati e fisioterapisti abbiano modo di conoscersi meglio, di incontrarsi professionalmente, senza  polemici e dispersivi dibattiti riguardanti tematiche legislative: si mettono insieme le forze, le conoscenze ed i mezzi per un unico scopo, ossia la salute dell’individuo, senza la paura di sovrapposizione professionale che spesso si confonde a mio avviso con la paura di sovrapposizione commerciale. Quando si lavora in serenità e con il buon senso ogni professionista sa perfettamente quali siano i propri campi d’azione e le proprie competenze”.

Grande spirito di collaborazione tra professionisti contraddistingue questa bellissima esperienza a servizio degli altri in un contesto difficile, frutto dell’impegno e della condivisione di obiettivi comuni. “Il progetto è nato da poco – spiega De Medici – e per il momento i fondi non bastano ancora a coprire le numerose spese; a maggio, per poter coprire i costi di alcuni esami per casi selezionati, abbiamo comunque raccolto fra i volontari un fondo cassa e ciò ha permesso di effettuare una precisa diagnosi su un piccolo paziente che, a causa di una malattia, rischiava di perdere totalmente la vista, e grazie al nostro intervento si salverà almeno un occhio”.

La presenza del team della NOHA- Network Organization & Health Association ha attirato sull’isola numerosi giornalisti che, recatisi nella clinica in cui operavano, hanno realizzato interviste ed un servizio televisivo mandato in onda al telegiornale nazionale della Radiotelevisão Caboverdiana. Per guardare il servizio, clicca qui.

La prossima spedizione è prevista per il prossimo marzo con date da definirsi.

Gli osteopati e/o medici che volessero unirsi al progetto possono contattare Simone De Medici (339 296 90 57) o Raffaella Sala (349 781 99 08).