Cari Colleghi e amici,

molti di voi saranno già in vacanza, mentre alcuni di noi che si divertono veramente a fare il nostro lavoro, in realtà lo sono tutto l’anno.
La settimana scorsa è stata una giornata speciale per l’osteopatia italiana, poiché la XII commissione del Senato ha ultimato i lavori per presentare il ddl n. 1324 che andrà all’approvazione dei due rami del Parlamento. Questa prima fase era certamente la più importante perché nelle commissioni ci sono gli esperti di ogni partito, e se già da questa commissione fosse uscito un testo a noi “sgradito”, sarebbe stato di gran lunga più difficile adeguarlo in corso d’opera.
Alla fine, con un emendamento presentato dal senatore barese (scusate se sottolineo questo aspetto, sono piccolissime soddisfazioni) D’ambrosio Lettieri, e controfirmato dal Sen. Maria Rizzotti, è passato integralmente il testo proposto dal direttivo del ROI in antitesi con quello proposto da Mandara, come potete leggere nelle interviste che vi ho proposto la settimana scorsa.

Leggi qui l’intervista a Paola Sciomachen
Leggi qui l’intervista ad Alfonso Mandara



Ora, a prescindere dalle differenze su cui si sarebbe potuto eventualmente discutere, analizziamo la questione ad oggi:

  1. il legislatore riconosce l’osteopatia come professione sanitaria e questo solo pochi mesi fa, ascoltando chi si occupava di difendere i nostri interessi, sembrava un obiettivo impossibile da raggiungere, mentre invece questo punto, che oggi diamo ormai per scontato,  ha già di per sé un grossissimo valore;
  2. Il consiglio direttivo del ROI ha fatto delle scelte in funzione del mandato che aveva ricevuto dall’assemblea, purtroppo mi sembra che non ci siano stati i tempi tecnici per indurre un confronto ulteriore per cui il ddl n. 1324 rispetta esattamente quello che la maggioranza dei soci richiedevano;
  3. Ci aspettiamo che comunque avvenga quanto prima un confronto tra il direttivo del ROI e Mandara, anche per coordinare le strategie future;
  4. Il ddl che sarà portato in aula è quello approvato dalla commissione, ora non possiamo fare altro che appoggiarlo con tutte le nostre forze, TUTTI (di questo parere è anche Mandara). Per cui invito soprattutto i delatori di professione a sospendere le loro attività e concentrarsi sull’esaltazione della legge che riconosce l’osteopatia.
  5. Chi quest’estate dovesse avere occasione di incontrare senatori o onorevoli e cittadini italiani in genere, non perda occasione di sostenere la nostra professione e il percorso legislativo in corso.

Grazie e buone vacanze.