A ulteriore dimostrazione della proficuità della ricerca osteopatica italiana, e in particolare del gruppo di Pescara e dell’EBOM, European Institute for Evidence Based Osteopathic Medicine, sono ben 4 i nuovi studi scientifici italiani, indicizzati su PubMed nei primi 6 mesi 2014.

L’ultimo in ordine di pubblicazione è Introducing an osteopathic approach into neonatology ward: the NE-O model, uno studio che organizza la valutazione clinica del neonato in neonatologia. Pubblicato sulla rivista Chiropratic & Manual Therapies a maggio 2014, lo studio condotto da Cerritelli, F Martelli M, Renzetti C, Pizzolorusso G, Cozzolino V, Barlafante G., si è proposto di indicare un protocollo di approccio osteopatico (modello NE-O) nel trattamento dei neonati ricoverati in ospedale, un  modello adottato dal 2006 per massimizzare l’efficacia e l’uso clinico di osteopatia in terapia intensiva neonatale.
I risultati della ricerca hanno mostrato l’efficacia di questo protocollo osteopatico nel ridurre la durata del soggiorno in ospedale per i nati pre-termine, quindi anche i costi per il SSN.

Pubblicato sempre a maggio 2014 ma sul JAOA, Journal of the American Osteopathic Association è lo studio dal titolo Effect of osteopathic manipulative therapy in the attentive performance of children with attention-deficit/hyperactivity disorder che, condotto da Accorsi A., Lucci C, Di Mattia L, Granchelli C, Barlafante G, Fini F, Pizzolorusso G, Cerritelli F e Pincherle M, si propone di valutare l’efficacia del Trattamento Manipolativo osteopatico nel trattamento di bambini con ADHD (deficit di attenzione e iperattività). Nello studio sono stati inclusi 28 partecipanti, di cui 14 nel gruppo OMT e 14 nel gruppo di controllo. L’analisi statistica univariata ha mostrato differenze statisticamente significative tra i due gruppi in termini di caratteristiche misurate alla base, ad eccezione dell’intervento psicosociale. I partecipanti che hanno ricevuto OMT hanno mostrato un miglioramento nei punteggi dei test Biancardi-Stroppa rispetto ai partecipanti che hanno ricevuto solo le cure convenzionali, suggerendo che il Trattamento Manipolativo Osteopatico sia potenzialmente in grado di aumentare le prestazioni di attenzione selettiva e sostenuta in bambini con ADHD.



(Qui l’abstract su PubMed).

Do placebo effects associated with sham osteopathic procedure occur in newborns? Results of a randomized controlled trial. Questo è il titolo dello studio italiano pubblicato ad aprile 2014 su Complementary Therapies in Medicine dal gruppo di ricercatori formato da Martelli M, Cardinali L, Barlafante G, Pizzolorusso G, Renzetti C, Cerritelli F.
Scopo del lavoro è quello di studiare l’effetto placebo sui bambini. Questo, infatti, sebbene sia stato ampiamente studiato e discusso in medicina su un target di adulti, in osteopatia sono pochi gli studi documentati su questo effetto e nessuna ricerca era stata condotta sui neonati. Per quanto a nostra conoscenza, questo studio è il primo nel campo, mostrando che non c’è nessun effetto placebo sui neonati. Ulteriori discussioni sono aperte per quanto riguarda l’età in cui l’effetto placebo si presenta. Due gruppi (103 pazienti ciascuno) di neonati nati pretermine di età compresa tra 29-36 settimane senza complicazioni mediche hanno ricevuto cure pediatriche di routine e la terapia osteopatica simulata è stata somministrata al solo gruppo di studio per tutto il periodo di ospedalizzazione. Non è stata rilevata alcuna differenza tra il gruppo di studio e quello di controllo per quanto riguarda la durata del soggiorno in ospedale.

Sul Journal of Bodywork and Movement Therapies è stato pubblicato a gennaio 2014 lo studio Osteopathic manipulative treatment of congenital talipes equinovarus: a case report condotto da Andreoli E., Troiani A., Tucci V., Barlafante G., Cerritelli F., Pizzolorusso G., Renzetti C., Vanni D., Pantalone A., Salini V.
Scopo quello di presentare un caso di piede torto bilaterale trattato con due gessetti (metodo Ponseti) in combinazione con il trattamento manipolativo osteopatico. Al giorno 33, il neonato ha raggiunto una completa correzione delle deformità del piede torto congenito equino, tanto che non si è reso necessario applicare una terza serie di calchi.