“Non si possiede un bene, perché si è capaci di goderne, ma se si è capaci di donarlo” diceva l’Abbè Piere, fondatore del movimento internazionale “Emmaus“. È con questo spirito che le comunità di Emmaus cercano di aiutare chi vive ai margini della società. Sempre con questo spirito è partito il progetto di “Osteopatia per il sociale” che vede protagonisti – in questa fase di start up – il dott. Salvatore Iozzia e la comunità di Zagarolo (Roma). Infatti, per la prima volta, un osteopata ha donato, nell’arco del primo bimestre del 2014, un ciclo di trattamenti a coloro che vivono in comunità.

Emmaus accoglie le persone dalla strada e dona loro vitto, alloggio e un lavoro. Le comunità non sono finanziate da soggetti pubblici, ma si sostengono grazie ai mercatini solidali dell’usato rimettendo in circolo tutto ciò che l’opulenza delle nostre società ci impedisce di usare appieno. Piuttosto che gettarlo, le comunità ne permettono il riutilizzo. Al loro interno le persone cercano e trovano la dignità che la strada e la miseria hanno strappano via. Ricuciono le ferite della solitudine mettendo in comune non solo il dolore, ma anche le proprie risorse.

Osteopatia per il sociale a Emmaus

È per questa ragione che è nato il progetto di “osteopatia per il sociale”. Perché oltre all’accoglienza e al lavoro, oltre al cibo e alla protezione è necessario aver cura di sé stessi: amarsi e coccolarsi, per amare e coccolare. Spesso i bisogni primari impegnano la nostra mente a tal punto da farci trascurare la necessità di aver a cuore il nostro corpo, maltrattato dalla sofferenza e dall’esclusione. Grazie all’osteopatia in centri come le comunità di Emmaus, si permette a coloro che stanno cercando di ricostruire la propria vita (non solo dal punto di vista economico) di intraprendere un cammino che sia olistico e abbracci ogni aspetto dell’inserimento sociale.



Per maggiori informazioni: zagaroloemmaus@gmail.com

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